Un monumento ad Emilio Lussu. Abbellire Cagliari dando lustro alle personalità della nostra città e isola. Estate del 1985, stavo in una piazza di Castello ed era stato appena pubblicato il libro di Peppino Fiori intitolato Il Cavaliere dei Rossomori dedicato ad Emilio Lussu, lettura avvincente. Lettura che mi distraeva dalla motivazione per cui ero lì, vale a dire sostituire il mio genitore che aveva la sua ora di libertà. Strana cosa, mentre leggevo dietro il bancone del bar, entra un amico, omonimo di mio padre Mario Carboni, militante sardista. Mario si incuriosì ed io gli risposi che il libro era un regalo di mio padre. Scaturì una bella discussione e tanti aneddoti. Mario padre, mi raccontava le gesta e le visite di Lussu nel suo paese d’origine, tramandategli da mio nonno decorato nella prima guerra mondiale. Oltre ai suoi ricordi gli piaceva la storia di Filiberto Farci “il sardissimo”, nato a Seui nel 1882. Farci fu cofondatore del Partito Sardo d’Azione e amico fraterno di Emilio Lussu.
Tornando al nostro Lussu, nasce ad Armungia, il 4 dicembre 1890 e muore a Roma, giusto trentanove anni fa, il 5 marzo 1975. Nella nostra città, il mio paese, la nostra Regione sarebbe opportuno che si uniscano le forze in un percorso culturale che conduca sino al 5 marzo 2015, data 40essimo anniversario della morte dell’illustre Emilio. Un percorso da costruire insieme al suo medico Salvatore Pirastu, al Sindaco Linetta Serri, a chi oggi rappresenta l’isola a Roma ed ai tanti che hanno conoscenza delle gesta del Cavaliere dei Rossomori. Di Emilio Lussu cacciatore, il capocaccia, il reduce, il sardista, il deputato, l’aventiniano, il prigioniero, il confinato, l’esule, lo scrittore, il leader, il ministro, l’oppositore come descritto da Giuseppe Fiori. Uno dei più importanti ed illustri politici italiani, insieme a tanti altri, a cui la nostra terra di Sardegna ha dato i natali. Un anno di interventi, di ricordi, di informazione per arrivare al marzo 2015. Come può contribuire Cagliari, dove studiò e dove avvennero fatti eclatanti che lo videro coinvolto, come la sparatoria in Via Martini. Mi pare che oltre la targa in Via Mazzini (vedi foto) gli sia stato intitolato uno slargo fra la Viale Diaz e Viale Bonaria (vedi foto). Non ci sono riconoscimenti consoni alla sua storia. Per cui si trovi il modo di installare, nello slargo Lussu ergo Piazza Lussu, opere di artisti ed un busto del cittadino “cagliaritano” e del mondo Emilio Lussu, che ricordi degnamente le gesta ed il contributo del nostro alla libertà. Gianfranco Carboni