Cade e si frattura in casa, a Quartucciu. Frattura al femore, roba seria e che va ovviamente curata in tempi rapidi. Eppure, qualcosa sarebbe andato storto nel lungo calvario, fatto di dolore e impotenza a manifestarlo apertamente, di Maria Rosaria Cannas. Ha 70 anni e una disabilità gravissima che le impedisce anche di parlare. A raccontare la folle vicenda è la sorella e tutrice legale, Maria Rosaria, 72 anni, direttamente dal reparto di Ortopedia dell’ospedale Santissima Trinità: “Ho subito portato mia sorella a fare una lastra, lo scorso 22 febbraio, in un centro privato dell’hinterland di Cagliari. Nel referto cartaceo hanno scritto che ‘non si osservano segni radiografici di lesioni ossee traumatiche'”. Tutto bene, quindi? Solo un grosso spavento per la caduta della sorella? A quanto pare no: “Maria Rosaria non si lamenta mai, non parla e non si esprime. Però leggevamo una crescente sofferenza nel suo volto contratto e nella difficoltà a muoversi tanto che, per gestirla nei bisogni, dovevamo essere almeno in due. Negli ultimi giorni c’è stato un marcato peggioramento e il medico ha deciso di approfondire prescrivendo altre radiografie e ripetendo anche la precedente. Stavolta è stata eseguita il 6 aprile all’ospedale Marino”.
Il referto? “Infausto, frattura confermata. Mia sorella è stata subito presa in carico dal pronto soccorso del Santissima Trinità e ricoverata in attesa di intervento. È stato un ortopedico dell’ospedale di Is Mirrionis a dirmi che la frattura era visibile anche nel dischetto prodotto il 22 febbraio dal centro privato al quale ci eravamo rivolti”. Cioè, nel supporto multimediale sì, nel documento cartaceo no. Finirà sotto i ferri subito dopo Pasquetta, la settantenne. La sorella è sicura, al punto di avere raccontato la storia anche sui social e ad avere già contattato il suo legale: “Se la precedente radiografia fosse stata letta con professionalità e competenza, 45 giorni di supplizio atroce con aggravamento della condizione potevano essere risparmiati a mia sorella che già è sofferente per le sue patologie. A intervento al femore concluso, sperando che vada tutto per il meglio, farò avere tutto i documenti al mio avvocato”.










