Cagliari, ok del Comune al piano urbanistico: nuovo quartiere per 3 mila abitanti a Su Stangioni

“Primo passaggio per un piano di sviluppo per i prossimi 20 anni”, annuncia l’assessore all’Urbanistica Angius, “chiunque abbia delle buone idee per Cagliari le tolga dal cassetto”. L’opposizione: “Luci e ombre. No al nuovo rione oltre la 554, al tunnel di via Roma e allo stravolgimento dell’ex Ippodromo”


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Il Consiglio comunale approva il Puc. Dopo 18 anni Cagliari avrà un nuovo Piano Urbanistico comunale: il documento, che prevede la pianificazione sulla città, la valorizzazione dei suoi spazi e la ridefinizione del rapporto tra centro e periferie, è stato discusso nella sua versione preliminare e votato in Consiglio comunale.

“Oggi abbiamo approvato il PUC Preliminare, il primo fondamentale passaggio per dotare la città di un piano di sviluppo per i prossimi vent’anni”, annuncia l’assessore all’Urbanistica Giorgio Angius, “inizia ora una fase di approfondimento, in cui all’interno delle cornici si dovranno tracciare i contenuti. Si parte da una base di idee che abbiamo proposto agli elettori nel 2019, ma siamo aperti al contributo di tutti. Il mondo in questi due anni è cambiato e la città del futuro deve tenerne conto. Chiunque abbia delle buone idee per Cagliari le tolga dal cassetto: il momento giusto è questo”.

Sì della maggioranza, mentre l’opposizione si astiene: “Un documento fatto di luci e ombre”.

“Noi consiglieri e consigliere di minoranza abbiamo scelto di astenerci – comunicano i 13 rappresentanti dell’opposizione – per quanto il Piano abbia rispettato gli indirizzi indicati tre anni fa dal Consiglio comunale per l’adeguamento del Puc al Ppr e al Pai, l’attuale amministrazione ha previsto alcuni cambi di rotta su cui abbiamo parecchi dubbi”.

“Un piano fatto di luci e ombre – spiegano Giulia Andreozzi, Marco Benucci, Marzia Cilloccu, Andrea Dettori, Francesca Ghirra, Matteo Lecis Cocco-Ortu, Fabrizio Marcello, Matteo Massa, Francesca Mulas, Rita Polo, Guido Portoghese, Anna Puddu, Camilla Soru – le luci sono una visione moderna della città, con attenzione al patrimonio naturalistico, storico e culturale, la mobilità lenta e sostenibile, la riqualificazione delle strutture abitative prima della costruzione di nuove volumetrie e la previsione di nuova edilizia sovvenzionata ed agevolata, la connessione tra le attività produttive e il turismo e le esigenze della comunità che abita Cagliari, la realizzazione di un bosco all’ingresso della città e la connessione verde dei parchi urbani. Le ombre sono la previsione di nuove strutture abitative nell’agro urbano, nella zona Su Stangioni, per tremila nuovi residenti nonostante la tendenza demografica non confermi un prossimo aumento di abitanti; l’assenza della previsione di consumo netto di suolo zero per fare in modo che ad ogni nuovo metro quadro libero urbanizzato corrisponda un metro quadro di terreno deimpermeabilizzato; sulla mobilità e i trasporti vengono analizzate le criticità, ma non vengono proposte soluzioni, come ad esempio la cesura tra quartieri determinata dall’asse mediano, l’accessibilità delle fermate della metropolitana, le soluzioni per il centro intermodale di piazza Matteotti, il traffico di attraversamento nella via Roma con la riproposizione del tunnel.  Non ci piace, infine, la proposta per l’area dell’ex Ippodromo, dove manca un vero piano di riqualificazione nel rispetto del valore storico e naturalistico dell’area”.

L’approvazione del Puc nella sua versione preliminare è un nuovo tassello di un lavoro lungo e complesso che potrà accogliere nei prossimi 180 giorni osservazioni in vista della redazione definitiva.

“Siamo pronti a confrontarci con i cittadini e le cittadine e ascoltare i suggerimenti – concludono dal centrosinistra – speriamo che il centrodestra riesca ad avviare un serio processo partecipativo perché tutti e tutte si sentano partecipi di questo prezioso atto di pianificazione: la città del futuro è patrimonio comune”.

 

 

 

 


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