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Ben mille e 300 carte d’identità elettroniche gratuite nel 2018 per le fasce più indigenti della popolazione cagliaritana: su proposta dall’assessore Danilo Fadda, la Giunta comunale ha approvato nei giorni scorsi la delibera che prevede lo stanziamento di 29 mila euro per coprire le spese di rilascio del nuovo documento.
Potranno beneficiarne dal 19 gennaio tutti coloro che hanno un reddito Isee pari o inferiore a 3.000 euro e che abbiano la residenza a Cagliari da almeno 24 mesi. Il documento cartaceo in possesso del richiedente deve essere scaduto o, comunque, essere in scadenza nei successivi 6 mesi, oppure deve trattarsi del primo rilascio: la carta di identità elettronica non verrà consegnata gratuitamente in caso di smarrimento, deterioramento o furto. Il limite temporale dei 24 mesi non si applica ovviamente per i nuovi nati.
I cittadini cagliaritani che rientrano in questi parametri potranno richiedere la carta d’identità elettronica in uno dei cinque uffici di città, nella Municipalità di Pirri e nella sede centrale di via Sonnino presentando l’attestazione Isee, il documento scaduto e una fotografia formato tessera recente.
È importante ricordare che il costo della carta d’identità elettronica è di 22,22 euro e non dipende dall’Amministrazione comunale: al Comune restano infatti i 5,43 euro utili per i diritti di segreteria, mentre i restanti 16,79 euro sono versati al Ministero dell’Interno che, attraverso la Zecca dello Stato, provvede a produrre materialmente il documento.
«Parliamo di una cifra che non è per tutti: abbiamo pensato di reperire le risorse dai capitoli destinati ai servizi demografici e non dalle politiche sociali, lasciando inalterati i fondi destinati al contrasto alla povertà e all’emarginazione sociale”, sottolinea l’assessore Danilo Fadda: «L’idea è nata dopo aver parlato con diversi cittadini in difficoltà economiche allo sportello polivalente del Comune che nei mesi scorsi ha operato nei Mercati Civici. La carta d’identità è il documento di riconoscimento che tutti devono avere e, in più, non ritenevamo giusto che le fasce più deboli della popolazione fossero private di un documento che ha anche la funzione di semplificare la vita dei cittadini in quanto permette l’accesso online ai servizi del Comune e ad altri servizi della Pubblica amministrazione con il sistema spid: ad esempio, nel settore sanitario a brevissimo sarà possibile prenotare una visita medica o avere accesso al fascicolo sanitario elettronico che traccia la storia clinica del cittadino rendendo disponibili i documenti sanitari anche di strutture diverse».
«Incrociando i dati delle Politiche Sociali con quelli dell’Anagrafe con riferimento alle carte di identità in scadenza», spiega il sindaco Massimo Zedda, «abbiamo calcolato che il numero di cittadini aventi diritto secondo i parametri stabiliti è di circa 1.300 persone nel 2018. Le somme stanziate sono sufficienti a soddisfare le potenziali richieste di tutti. È un ulteriore segnale di vicinanza ai cittadini in difficoltà, ma credo, per il futuro, che debba spettare allo Stato farsi carico di questo problema, in modo che tutti siano messi nelle condizioni di avere un documento del quale non si può fare a meno».