Cinquantasette anni trascorsi tra marmitte, ruote e spinterogeni da riparare nella sua officina di via Macomer. A Villanova, in quella porzione del rione dove, dalle 15:30 alle 17, è impossibile transitare in automobile se non si è residenti. Ma Francesco Collu, 77 anni, si guadagna il pane riparando le macchine. Da quando ci sono le nuove regole sul varco aperto e varco chiuso, ha “collezionato” cinque multe, decisamente salate: “96,90 euro, in tutti i casi erano automobili da aggiustare che stavo portando nella mia officina di pomeriggio. Ho chiesto al Comune e alla polizia Municipale di farmele togliere, ma nulla. Sono stato anche costretto a ridurre l’orario di lavoro di uno dei miei due dipendenti”. Una denuncia sugli orari della Ztl, “assurdi” per signor Francesco.
Ma c’è anche dell’altro: “Ho solo un’alternativa, stare zitto e calmo, perché se brontolo poi è ancora peggio, così mi è stato detto. Basta una parola mal detta e subito i vigili la interpretano male”, afferma il carrozziere 77enne. “Le cinque multe pagate, da quasi cento euro l’una, per me significano una settimana di lavoro buttata. Ripeto, non comprendo perché, a Villanova, gli orari della Ztl siano così assurdi”.










