Cagliari Capitale della cultura, esplode la polemica. Mentre il sindaco Zedda organizza effervescenti sondaggi sui colori del Poetto insieme all’Unione Sarda (come mai per consultare i cagliaritani non utilizza invece il sito del Comune, ma quello di un privato?) la rivista specializzata Artribune lancia una grave accusa: sondaggio “falsificato” per proiettare Cagliari in testa al gradimento ideale, su quella che sarà la prossima Capitale della Cultura. “Ma i supporter di @Cagliari2019 considerano una cosa intelligente aver falsificato il sondaggio sul nostro sito? Domanda”., si legge nel profilo Twitter della testata giornalistica. Cosa sarebbe accaduto realmente nel sondaggio che è stato beatificato dai supporters di Zedda proprio nel giorno in cui i bookmakers davano Cagliari in netta picchiata nelle proiezioni per la scelta finale? Cagliari era finita in testa nel sondaggio di Artribune, che però ora parla di “anomalie certe” e di un voto che in pratica, sarebbe stato truccato. Come? Votando a raffica e spesso da Ip forse simili. “i log registrano un voto al minuto per due giorni consecutivi, il che non è esattamente normale– scrive Artribune sempre su Twitter- esiste un cosa che si chiama IP dinamico. e infiniti sistemi per aggirare l’identificazione. In ogni caso. faremo analizzare i log nel dettaglio, ma abbiamo bisogno di tempo. L’anomalia è certa”. Insomma qualcuno potrebbe avere cliccato a ogni ora del giorno e della notte per proiettare Cagliari al primo posto del sondaggio, e ora la stessa rivista che lo ha organizzato parla di situazioni alquanto anomale. Come se Cagliari non avesse già un bellissimo Anfiteatro, tanto per fare un esempio, e monumenti sempre aperti e sempre valorizzati. Di sicuro quello di Cagliari Capitale della Cultura diventa un crocevia fondamentale per il sindaco e per chi ha gestito sinora a Cagliari questo importantissimo settore: il riconoscimento sarebbe un enorme successo, la bocciatura equivarrebbe quasi a un capolinea. Non resta che attendere,e incrociare le dita, sperando che Cagliari non abbia bisogno dei sondaggi ma faccia valere la sua grande bellezza. A proposito, ma i sondaggi non erano un po’ berlusconiani? Però i sondaggi, a volte diventano scivoloni e a volte, regalano anche indizi. Il prossimo quiz esilarante potrebbe essere su questo: chi costruirà il prossimo stadio del Cagliari a Sant’Elia, col sì del Comune? Potranno raccontarlo soltanto i giornali realmente liberi.












