Un rione nel caos, soprattutto le notti del weekend, una parte dei residenti sempre più esasperati e una richiesta di maggiori controlli urlata, soprattutto sui social. Eccolo, il quadro attuale della Marina, il rione simbolo della movida, e della malamovida, a Cagliari. Dopo i bagordi di Halloween, tra alcolici venduti sottobanco, urla e petardi, nel mirino di una parte degli abitanti è finita anche la polizia Locale. E, se è vero che i pattugliamenti nel rione sono fatti “in gruppo” con polizia, carabinieri e guardia di finanza, i numeri snocciolati dal comandante Guido Calzia raccontano di una situazione, almeno di base, differente: “Negli ultimi mesi abbiamo fatto 250 controlli legati all’abusivismo commerciale, 400 per le sedie e i tavolini dei locali pubblici, 40 sulle attività ricettive e ventuno controlli, in tutta l’estate, insieme al resto delle forze dell’ordine. Può essere stata critica la notte di Halloween, ma la nostra presenza è assidua e costante. Faremo controlli più specifici, ricordo che sono coordinati dalla questura per conto della prefettura”. Un residente ha postato anche un video dove si notano dei giovanissimi farsi passare, attraverso la serranda abbassata a metà di un minimarket, buste con alcolici. A contorno, ha espresso critiche contro la polizia Locale: “L’ho convocato per chiedergli delle spiegazioni”. In generale, “è falso dire che non stiamo facendo nulla”, sottolinea Calzia.
“Sui controlli non partiamo certo da zero, oltre a quelli giornalieri legati all’igiene nel rione. Nessun comando in Italia può avere un certo numero di agenti, il Comune ha fatto uno sforzo assumendo 50 nuovi dipendenti, forti e giovani. Tutti vorremmo avere un aumento dell’organico, per ora lavoriamo in pieno coordinamento con le altre forze dell’ordine, a breve ci sarà un nuovo comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, chiesto dal sindaco al prefetto, per ragionare insieme su come affrontare le problematiche da qui alla fine dell’anno, in vista anche del Natale. E non è vero che facciamo solo multe alle auto in divieto di sosta. Abbiamo un nucleo dedicato, così come c’è quello per gli abusi edilizi, per la tutela ambientale, per le case abusive e per altre questioni che riguardano anche la microcriminalità. Possiamo essere soddisfatti, forse non perfetti ma ci stiamo avvicinando a fare un ottimo lavoro”.










