Via ai ricorsi al Tar. Polemica a Cagliari sul concorso, per la copertura a tempo indeterminato di 29 posti di dirigente psicologo, disciplina Psicoterapia, per le Aziende del Servizio sanitario regionale della Sardegna
La prova preselettiva taglia fuori una gran parte dei partecipanti, così come la prima prova scritta. Poi arriva la prova pratica: il testo è estremamente semplice e semplicissimo da interpretare. Ma, contestano i ricorrenti, la commissione aggiunge, poco prima della correzione, un criterio, “scritto male, insensato ed inesatto”, che taglia fuori un certo numero di partecipanti e permette agli altri di accedere alla prova orale nella quale tutti, nessuno escluso, vengono promossi. A fronte di 112 promossi e 70 esclusi viene rilevato che “tra gli ammessi ci sono ben 23 specializzandi, persone che dovrebbero aver completato il secondo anno di scuola di specializzazione, mentre tra gli estromessi ci sono numerosissimi docenti con esperienza pluriennale di lavoro sia nelle strutture Asl che nel privato”.
Nel mirino dei ricorrenti c’è dunque un criterio, definito “inattendibile” da una relazione tecnica fornita in una perizia da uno dei massimi esperti di psicodiagnostica a livello internazionale. Gli stessi aggiungono come 24 persone che non hanno fatto cenno al criterio inserito in un secondo momento, hanno comunque superato la seconda prova.
“Il testo della prova è stato successivamente sottoposto al parere di numerosi esperti e tutti hanno espresso perplessità, contrarietà, difficoltà nel capire il senso e la logica di una tale formulazione”, contestano i ricorrenti che restano in attesa del pronunciamento del Tar Sardegna.
L’altra versione. Altri partecipanti al concorso confermano invece la bontà delle procedure e contestano il concetto di “inattendibilità” del criterio adottato, mentre giudicano “più opportuno parlare di pareri discordanti tenuto conto che anche il Tar si è già espresso in favore dell’Ares e contro un ricorso che metteva in dubbio l’operato della commissione proprio sul tema delle modalità di correzione. Per quanto riguarda il riferimento agli specializzandi”, aggiungono, “oltre ad essere previsto dalla legge il loro accesso al bando (alcuni dei quali hanno tra l’altro conseguito la specializzazione nei tempi in cui si svolgeva il concorso), si dovrebbe fare presente che esistono ben due graduatorie: una relativa agli specializzati e una relativa agli specializzandi (che hanno opportunamente superato tutte le prove del concorso). L’assunzione dalla seconda graduatoria è possibile solamente dopo l’esaurimento della graduatoria degli specializzati”.