Cagliari, bloccati gli sversamenti di rifiuti nella sponda est dello Stagno di Santa Gilla

Dal 13 ottobre il Corpo Forestale ha operato per tre giorni per portare a termine le operazioni di sequestro della sponda est dello Stagno di Santa Gilla.


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Dal 13 ottobre il Corpo Forestale ha operato per tre giorni per portare a termine le operazioni di sequestro della sponda est dello Stagno di Santa Gilla.

Su ordine del GIP Dott.ssa Ermengarda Ferrarese, è stato impedito che l’area continuasse a essere utilizzata come discarica di rifiuti, utilizzati in parte come materiale per la realizzazione di 64 baracche, in parte per il consolidamento delle sponde lagunari. La frazione infiammabile dei rifiuti era infine smaltita col fuoco, con conseguente ulteriore inquinamento ambientale.

L’area è ora affidata in custodia all’Ente gestore, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna.

Premesso che un eventuale ingresso dell’area di soggetti non autorizzati comporterebbe il grave reato di violazione di sigilli, l’Autorità Portuale ha posto ulteriori basi per interrompere  definitivamente gli sversamenti di rifiuti nell’area protetta e attivare il percorso di riqualificazione dell’area, per la sua restituzione alla sua vocazione di zona umida protetta, suscettibile di valorizzazione per l’escursionismo e la pesca sostenibili.

Infatti l’Autorità Portuale ha installato, con la costante protezione del Corpo Forestale, un robusto cancello e due massicce barriere in cemento del tipo “New Jersey”, creando un sistema di tre blocchi che impedirà l’accesso a tutti i veicoli non autorizzati.

Resteranno solo un ricordo gli illeciti depositi di rifiuti, ripetutamente filmati e sanzionati dal Corpo Forestale e costituenti spesso  un reato perché compiuti da esercenti attività produttive, ovvero associati alla combustione dei rifiuti stessi. Molti dei trasgressori risultavano gli stessi pescatori i quali frequentavano l’area per lavorare, altri invece sversavano rifiuti provenienti da attività edili, per favorire il consolidamento delle sponde occupate abusivamente.


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