Cagliari, a Monte Urpinu in arrivo un nuovo mega parco con campi sportivi e gallerie sotterranee

Il grande polo ambientale della Regione in programma nell’area dell’ex 68° Deposito carburanti di via Is Guadazzonis potrebbe vedere la luce entro la fine dell’anno o al massimo nei primi mesi del 2021. Sotto lo spazio verde si snodano 2 km di gallerie che saranno aperte al pubblico


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Oltre dieci ettari di parco e campi sportivi e le misteriose gallerie sotterranee a disposizione dei cittadini. Il grande polo ambientale della Regione in programma a Monte Urpinu nell’area dell’ex 68° Deposito carburanti di via Is Guadazzonis potrebbe vedere la luce entro la fine dell’anno o al massimo nei primi mesi del 2021. L’iniziativa, che prevede la riqualificazione finalizzata alla fruizione pubblica degli immobili e del verde presente nell’area, è stata presentata stamattina nella vecchia servitù militare dismessa nel 2007 (e da allora mai aperta al pubblico) dagli assessori Agli Enti Locali e Ambiente Quirico Sanna e Gianni Lampis.
Si tratta di 15 ettari in centro città: 8 saranno destinati agli uffici (60 mila metri cubi in tutto), presto occupati dal personale di Forestas, dal Corpo forestale e dall’assessorato all’Ambiente (400 persone in totale). Poi ci saranno 7 ettari di parco che andranno a congiungersi con gli altri 3 del confinante ospedale Binaghi e daranno vita ad un immenso spazi verde e gli altri 3 ettari confinanti (quelli che si affacciano su via dei Conversi nella zona della vecchia pizzeria “La Fattoria”) appartenenti alla Marina militare.
 “Era il sogno di Bobo Farina”, ha dichiarato commosso Sanna, ricordando l’ex presidente dell’Ente foreste, sardista, scomparso nel 2011. “Tutti i cagliaritani e sardi potranno presto frequentare il parco. Samo pronti al dialogo coi comuni per un’estensione dello spazio verde con l’oasi di Molentargius”, ha aggiunto Lampis. “Tempi brevi per i lavori”, ha assicurato Umberto Oppus, direttore generale dell’assessorato agli Enti locali.

Nel parco ci saranno percorsi naturalistici tra i pini d’aleppo, campi sportivi (uno da calcio a 11, uno da calcio a 5 e uno da tennis) e anche i percorsi di archeologia militare: 20 km di gallerie a 60 metri di profondità, collegate a cisterne alte 7 metri e lunghe 50, realizzati negli anni ’30 del secolo scorso.


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