Niente lettino ma qualche sedia di plastica, di quelle buone per gli uffici ma non certo per i pazienti, malati, di un ospedale. Succede a Cagliari, al Santissima Trinità: una quindicenne colta da un malore improvviso è svenuta e, dopo che l’equipe di una medicalizzata le ha fatto un elettrocardiogramma, è stato deciso il trasferimento dalla sua abitazione al Santissima Trinità a bordo di un’altra ambulanza. “Prima che le facessero il triage ha dovuto attendere oltre due ore”, racconta il nonno della giovanissima, spazientito e allo stesso tempo preoccupato per le condizioni di salute della ragazzina. “Dopo il triage, in attesa della visita e del trasferimento in reparto, le hanno detto di andare in uno stanzino e di utilizzare alcune sedie per sdraiarsi”. Lettini? “Non pervenuti, hanno detto che non ne hanno a disposizione. Lei sta ancora male e non riesce, visto che è debilitata, a stare normalmente seduta su una sedia, ha la necessità di stare sdraiata”. Non certo, purtroppo, in una posizione comoda, ma seguendo il design delle sedie tutte incurvate verso il basso.
“È una vergogna, nemmeno le bestie vengono trattate in modi simili”. E, per cercare di rendere la lunga attesa meno “folle”, dall’ospedale hanno dato alla ragazzina una coperta per potersi riscaldare un pochino, prima di poter raggiungere il comodo letto di un reparto o, a seconda delle condizioni di salute, quello della propria abitazione dopo le dimissioni.









