Hanno conti belli gonfi, magari auto acquistate da poco o più di una casa, con la seconda abitazione affittata, eppure non pagano le tasse. Succede a Quartu, dove l’evasione ha toccato la vetta record del 40%. Il Comune, insieme alle banche, va al pignoramento e bloccaggio dei conti per riavere i quarantasette milioni di euro che mancano all’appello e il sindaco Graziano Milia conferma la linea dura contro i morosi: “Cerchiamo e continueremo a cercare chi può pagare ma non lo fa, però si può permettere due o tre rate per il nuovo iPhone 14 ma”, appunto, “non paga le tasse comunali. Se date uno sguardo agli elenchi di chi non paga, io l’ho fatto, scoprireste tante sorprese che manco vi immaginate. C’è chi ha tenori di vita elevatissimi e proprio quelli continueremo a perseguirli senza nessuna esitazione e nessuno scrupolo”, promette Milia.
“Speriamo che il lavoro per il recupero tasse non pagate possa procedere, un primo dato positivo sono le tremila nuove posizioni aperte per la Tari, significa”, precisa il sindaco di Quartu, “che la strada seguita è quella giusta. Non cerchiamo chi non può pagare”, cioè bisognosi e poveri, “loro hanno tante norme che li salvaguardano”.