Al Brotzu va avanti la guerra, ormai infinita, tra sindacati e direzione. E, ancora una volta, le tematiche sono quelle che più stanno a cuore a Oss, infermieri, medici e tutto il personale sanitario: lavoro più sicuro, pagamenti pienamente rispettati e sicurezza. C’è una lettera di fuoco inviata da 4 sindacati: Uil, Fials, Cisl e Cgil non parteciperanno alla riunione sindacale prevista per domani. Le ragioni? Eccole: “Il 3 marzo abbiamo mandato l’ennesimo sollecito per l’apertura della contrattazione integrativa. L’Arnas ha reagito col solito vergognoso silenzio” e, “con frenetica solerzia, ci ha convocato estrapolando due argomenti non certo prioritari nel contesto dell’estrema stressante criticità operativa, professionale ed economica complessiva dell’azienda”. E c’è di più. Ormai il Brotzu sarebbe “un’autentica polveriera ad imminente rischio esplosivo”. I 4 sindacati puntano il dito contro le disposizioni da parte dell’assessorato regionale della Sanità: “Sono state disattese. L’apertura della contrattazione integrativa è un atto serio e complesso che fa parte di quella modalità di relazioni sindacali”, ovviamente per tutelare i lavoratori.
I punti che hanno la priorità per Uil, Fials, Cisl e Cgil? “Proseguire le stabilizzazioni di tutti gli operatori sanitari, rivalutare il fabbisogno del personale, chiudere le fasce economiche, incrementare l’indennità notturna e delle pronte disponibilità, l’indennità di chi lavora nel pronto soccorso, degli operatori del dipartimento Dea e il pagamento delle ore in eccedenza e degli infrasettimanali festivi”. Una posizione che viene condivisa anche dal coordinate delle Rsu, Andrea Fulghesu, e dalla presidentessa Irene Desogus: “In riferimento alla convocazione del 14 marzo, si fa presente che la Rsu non ha avuto modo di riunirsi e quindi stabilire una linea unica sull’argomento in oggetto, pertanto si precisa che qualunque componente intervenga per esprimere un parere, lo fa a titolo personale e non ha nessuna valenza giuridica”









