e carte giura di averle tutte in ordine e con i dettagli scritti in modo chiaro: vaccinata con AstraZeneca a Melbourne, in Australia, lo scorso ventotto marzo. Il giorno dopo, sempre nel paese dei canguri, è stato il turno di suo marito. Ma una coppia di pensionati cagliaritani, Epifania Pias e Raffaele Serra, 71 e 83 anni, dopo essere riuscita a tornare nell’Isola al centro del Mediterraneo si trova a dover lottare con le difficoltà di ottenere la seconda dose del siero contro il Covid. La loro odissea ha varie date di partenza. La prima è novembre 2019: “Siamo andati a Melbourne a trovare nostra figlia, saremmo dovuti andare via a maggio ma, per colpa della pandemia, tutti i voli erano sospesi. Nel frattempo mia figlia è rimasta incinta e, allora, è riuscita a farsi dare l’ok dal governo australiano per farci restare un altro anno”. E, quando c’è stata la possibilità di vaccinarsi, la coppia di sardi non se l’è lasciata sfuggire: dose di AstraZeneca per entrambi, poi il ritorno nell’Isola: “Lo scorso 5 maggio”. Altra data da segnare alla voce “odissea”.
“Da quel giorno stiamo combattendo ogni giorno per avere il secondo vaccino”, racconta la donna, “ho chiamato al numero verde dedicato ma mi è stato risposto che è impossibile prenotare il richiamo. Mi hanno detto di rivolgermi al mio medico di famiglia, ci sono già andata tre volte ma lui può solo fare le richieste per chi è allettato. Sono anche andata di persona, con tutti i documenti, all’hub della Fiera di Cagliari, ma niente da fare”. La donna è disperata: “E lo è anche mio marito, ha 83 anni e anche lui vuole proteggersi dal Covid. Siamo due anziani, quindi a rischio. Mia figlia mi ha detto che, online, da Melbourne, è riuscita a prenotarmi per il 30 giugno prossimo: ma so già che vorranno farmi la prima dose di AstraZeneca, è assurdo: l’ho già fatta in Australia”.









