“Christian Solinas è uno che parla facile, al cuore ma anche alla mente, e che ha fatto bene, sin dai tempi nei quali era assessore regionale con Cappellacci. Quando ci siamo incontrati a Roma, dopo mezz’ora che era andato via eravamo tutti convinti che fosse lui la migliore scelta”. Così Silvio Berlusconi a Cagliari, nell’incontro al T Hotel con gli amministratori locali. Il “Cavaliere”, nonostante gli 82 anni, sembra continuare a dettare il ritmo del centrodestra, anche perché conferma che la scelta di Solinas è arrivata dopo la riunione romana. “È la Sardegna che riesce a farsi amare”, dice Berlusconi prima di prendere la parola, durante un siparietto proprio con Solinas, che dice che “Silvio è un amante della Sardegna”. L’ex premier promette anche che tornerà nell’Isola “a febbraio, ve lo garantisco”.
E poi c’è pure spazio per l’amarcord, quando a capo dell’Italia c’era proprio lui, il “Silvio” nazionale. Elogi a Bush, “nella sua fattoria, ogni mattina alle otto e trenta, passava un’ora a leggere i rapporti della Cia sulle emergenze da risolvere in America, oggi Trump è diverso”. E anche l’Europa è cambiata: “Pensare che abbiamo preso dalla Grecia il concetto di democrazia e libertà”. E giù applausi.










