Le cuccette? Priorità ai turisti, nulla di nuovo per le principali compagnie di navigazione che operano anche in Sardegna. Proprio come l’anno scorso, con i primi arrivi chi ci perde sono gli autotrasportatori, che sono stati costretti, in più di un caso, a modificare il biglietto dell’andata e del ritorno. L’alternativa è rimanere a terra con il camion e non poter fare le consegne nella penisola. Ma ogni viaggio, per chi vive grazie al trasporto di merci, è prezioso come l’oro. E, con Pasqua e Pasquetta dietro l’angolo, ecco le prime amarissime sorprese per i lavoratori sardi. Yuri Carta, di Barrali, si è dovuto mettere d’accordo con altri suoi due colleghi per ottenere un letto a testa: “È l’ennesima presa in giro da parte delle compagnie di navigazione. Abbiamo dovuto pagare ben 311 euro e per il rientro, dopo le festività pasquali, ci hanno già comunicato che possiamo scordarci le cuccette. Continuano a favorire i vacanzieri”.
Un problema che sembra insormontabile: “In inverno riusciamo a prendere una cabina pagando solo trenta euro a testa”, assicura l’autotrasportatore. A conti fatti, quindi, un biglietto più che triplicato solo perché ci sono più movimenti turistici ad aprile che a novembre, dicembre o gennaio. “Vorrei tanto che noi camionisti ci riunissimo per studiare e definire alcune forme di protesta. Così è difficilissimo andare avanti”.











