Assurde minacce di morte a Paolo Palumbo, lo chef sardo malato di Sla: “Uno come te non può vivere”

Il pessimo e preoccupante messaggio spedito a Palumbo su Instagram, lui lo pubblica e va al contrattacco: “Sono vittima di questo schifo da anni, non ne posso più: viva la vita!”


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“Spero che tu muoia. Uno come te non può stare in vita”. A scrivere il messaggio e a spedirlo a Paolo Palumbo, il giovane chef sardo malato di Sla, è un certo Paolo Bellini. Una minaccia di morte assurda e preoccupante: Palumbo ha deciso di pubblicare il messaggio sulla sua pagina principale di Facebook: ” È da anni che sono vittima di: cyberbullismo, flaming, cyberstalking, minacce e auguri di morte, tentativi di istigazione al suicidio, tutto questo schifo non è possibile che nel 2021 vada avanti senza un controllo da parte dei social. Non mi appartiene affatto il vittimismo e definirmi vittima ma ahimè è così. Questa è solo una delle tante schifezze che ricevo o leggo da parte del gruppo di haters che quotidianamente cercano di affondarmi nel loro mare di odio. Questa volta ho deciso di raccontarvi tutto questo schifo semplicemente perché al mio posto ci potrebbe essere una persona più debole, che di fronte a tutta questa cattiveria potrebbe compiere gesti estremamente pericolosi per la sua incolumità. E sono stufo di sentirmi dire frasi del tipo: d’altronde sei una persona in vista, ti segue tanta gente e questo è il prezzo. Come se fosse giustificabile tutto ciò. Non ne posso più”, così Palumbo. 
“Mi sto prendendo del tempo per capire, devo capire se la cosa migliore sia abbandonare i social e quindi darla vinta a chi vive di odio e perdere quindi tutti voi che mi supportate e mi date la forza e la voglia di vivere con il vostro amore o continuare a diffondere il mio messaggio di vita, amore e coraggio. È normale non stare simpatici a tutti, non piacere a tutti ma se poi al posto delle critiche costruttive si arriva ad augurare la morte, minacciare e tirare in ballo le persone che amo pur di  ferirmi e farmi stare male, questo non lo accetto. Il web e i social network hanno dato il via alla peggiore gente, frustrati e poveracci che dietro una tastiera si sentono forti, potenti e cercano la rivalsa per la loro vita triste e piena di odio ma soprattutto priva d’amore. Per elementi simili ci vorrebbe l’interdizione perpetua dai social. Una cosa è certa:: niente e nessuno potrà mai farmi perdere il mio amore per la vita. Viva la vita!”


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