Assemini esca dall’anomimato e istituisca il Museo dell’Identita

L’interessante proposta del comitato civico ViviAssemini


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di Massimo Carboni- comitato ViviAssemini

 

La Sardegna deve reagire alla crisi, abbandonando la tendenza questuante e dipendentista di una classe dirigente ampiamente imprigionata. Il superamento dei ritardi infrastrutturali e la valorizzazione della biodiversità rappresentano la principale risposta per fermare il declino e assicurare crescita e sviluppo. Le città devono partecipare alla rinascita, con i fatti. L’identità è lo strumento per essere protagonisti in un inevitabile mercato globale. L’istituzione, ad Assemini, di un Museo dell’identità sarebbe un tassello importante per una nuova prospettiva di cambiamento mirato e sostanziale.

 

Ciò che appartiene al presente, così come ciò che affonda le radici nel passato, sono fondamentali per la piena e vitale autodeterminazione dell’individuo e della comunità di cui è parte. La memoria storica è istruzione, conoscenza, futuro. Essa rappresenta l’unica strada possibile per interrompere il processo di standardizzazione che ci rende progressivamente anonimi e vulnerabili. Per essere Popolo e Comunità non si può prescindere dal condividere coscientemente il bisogno di appartenenza etnica. Lingua, storia, tradizioni e cultura sono elementi fondamentali per affrontare il sempre più necessario progetto strategico per la crescita e lo sviluppo coordinato della nostra città. Assemini deve abbandonare l’insopportabile e perenne campagna elettorale, perché può e deve ergersi a laboratorio di innovazione in cui sintesi, organicità e sistematicità possano guidare la vera svolta. Invitiamo, perciò, l’attuale amministrazione comunale a istituire il Museo dell’identità, in cui il linguaggio universale della fotografia possa rappresentare una valida e qualificante crescita attrattiva per i cittadini, gli studenti, i turisti. Ripercorrere la nostra storia e le nostre tradizioni facendo perno sulla lingua e sui nostri simboli non può che esprimere valore aggiunto e rappresentare l’inizio di una ripresa che renda Assemini competitiva e interessante, consentendo di allargare gli orizzonti.  

 

Auspichiamo che tale proposta possa suscitare interesse tra gli amministratori comunali nonché il necessario supporto dell’intera comunità. Abbattere le barriere anche generazionali per unire i cittadini attorno ad un interesse diffuso significa investire in un cambiamento tangibile e proficuo.


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