Il dramma è accaduto a Roma, all’ospedale San Camillo, la notte di capodanno. Francesco De Paolis, commesso del supermercato Tigre di zona Eur, la sera del 31 dicembre si è recato all’ospedale romano per un mal di gola che non gli permetteva di deglutire. Giudicato come codice bianco, il 45enne è morto 3 ore dopo al pronto soccorso.
La moglie della vittima, Chiara Romei, ha sporto subito denuncia ai carabinieri ed è stata disposta l’autopsia sul corpo dell’uomo.
La famiglia è chiaramente sconvolta: “È davvero inspiegabile come una persona giovane e che non risultava soffrire di alcuna patologia possa essere deceduta nel giro di così poco tempo e in un pronto soccorso – ha dichiarato al Messaggero l’avvocato Cesare Antetomaso -. Alle sue figlie di 3 e 12 anni va detto perché il loro papà non c’è più”.
Anche la moglie Chiara affida il suo dolore e sconcerto al quotidiano romano: “Francesco non si sentiva bene, aveva mal di gola. Ma anche io avevo avuto le placche e la bimba aveva preso l’influenza. Ma il 31 la situazione è precipitata: ha cominciato a non deglutire bene. Aveva la gola arrossata. Non poteva prendere un antibiotico a cui è allergico, allora è andato in ospedale, dove il tampone accerta che i sintomi non sono riconducibili al Covid. Francesco dunque è un codice bianco e iniziano i prelievi”.
Il 44 enne si era recato da solo al pronto soccorso, fino al momento in cui la moglie non ha ricevuto una telefonata in cui le chiedevano di andare all’ospedale per “una grave situazione “. Poco dopo, la morte di Francesco. Le risposte a tutte le domande si spera possa fornirle l’autopsia, che chiarirà l’accaduto.












