Si colora la terza città della Sardegna, le luminarie sono entrate ufficialmente in funzione e anche i mitici panda la notte cambiano colore, attirando ancor più l’attenzione dei passanti. Un rito che si consuma ogni anno, atteso da tanti poiché riscalda il cuore e spiana la strada verso le festività natalizie e quelle per salutare, nel migliore dei modi, il nuovo imminente anno.
Tra i più attenti non è sfuggita l’assenza di un maxi concerto in piazza, pratica diffusa e ben consolidata che permette di festeggiare a suon di musica e a ritmo di tappi di spumante: nessun concertone, le risorse sono state investite per il bene di centinaia di famiglie che attendono i fondi regionali non ancora pervenuti.
Una scelta, quella di Graziano Milia e della sua giunta, che raccoglie consensi: “In un momento di incertezza politica su tutti i livelli, l’amministrazione comunale quartese ha tracciato la rotta della solidarietà, investendo sull’anticipo del REIS, perché la bussola di una vera comunità punta sempre verso chi è in difficoltà, non alle luci dei fuochi di artificio” commenta un residente. E un messaggio di vicinanza e buon auspicio è dato anche dai simpatici panda che dimoreranno nella rotatoria della città sino alla Befana: “Il panda simboleggia principalmente equilibrio, armonia e conservazione ambientale. I suoi colori bianco e nero rappresentano lo yin e yang, mentre il suo status di specie a rischio ne ha fatto un’icona globale per la protezione della biodiversità e il simbolo del WWF. Inoltre, è considerato un portafortuna e un simbolo di buona sorte e prosperità in molte culture asiatiche” spiega Stefania Sferrazza.
“Simbolismo culturale e spirituale, il contrasto di colori bianco e nero è visto come la rappresentazione dell’equilibrio tra bene e male, istinto e razionalità, yin e yang. In molte culture orientali, come quella cinese e giapponese, il panda è un simbolo di buona sorte, prosperità e longevità. Incarna la dualità tra la forza di un orso e la dolcezza di un gatto.
Il panda gigante è il simbolo ufficiale del WWF (World Wide Fund for Nature) dal 1961, scelto per la sua vulnerabilità e per rappresentare la lotta globale per la protezione delle specie in via di estinzione.
La sua storia è diventata un simbolo per la tutela dell’ambiente e la conservazione della natura, spingendo a promuovere leggi e progetti a protezione delle specie a rischio. Storicamente, i panda sono stati scambiati tra nazioni come gesto diplomatico, diventando “ambasciatori” non ufficiali di pace tra Cina e altri paesi”.












