Il 15 gennaio al Muba di Arborea si svolgerà un incontro dedicato ai genitori per “Il corretto utilizzo del social networks negli adolescenti: consigli pratici per i genitori”. Un progetto organizzato e proposto da Unione dei Comuni del Terralbese, dalla cooperativa sociale AlfaBeta di Guspini, dal Consorzio territoriale Italia e da Isola Verde che si pone come obiettivo quello di informare, istruire e far comprendere ai genitori come e perché è opportuno conoscere i social networks per il bene dei propri figli. La cronaca propone spesso eventi, anche drammatici, consumati dietro a uno smartphone o a una consolle. È solo di pochi giorni fa l’arresto avvenuto a Cagliari di un 28enne accusato di detenzione di materiale pedopornografico e adescamento di minori. I minorenni, bambini anche di dieci anni, come è emerso dalle indagini svolte, sono stati adescati sulle chat delle consolle di giochi. Foto e video hot in cambio anche di una ricarica telefonica. La denuncia di due mamme ha permesso alla polizia di identificare e arrestare l’uomo. All’incontro parteciperà anche Valentina Pischedda, pedagogista esperta in cyber crime e cyber bullismo che spiegherà ai genitori perché è doveroso conoscere, seguire, controllare il mondo virtuale con il quale quasi ogni giovane e giovanissimo viene quotidianamente in contatto. Una realtà spesso sottovaluta dagli adulti che, molte volte, non hanno nemmeno la conoscenza adeguata dei sistemi connessi a giochi, consolle e social networks. Instagram, Facebook ma anche videogiochi che richiedono l’utilizzo di internet per collegarsi e interagire con altri utenti. Anche la messaggistica istantanea come WhatsApp, Telegram può celare un pericolo per chi non ha eccessivo scrupolo di captare i segnali dei propri figli, rasserenato e, forse, convinto che queste cose siano ben lontane dall’accadere al proprio figlio. “È da mesi che avvisiamo di stare attenti. È un invito quotidiano quello che rivolgiamo poiché il problema è spesso sottovalutato. Sino a quando non capita davvero, non viene adottata nessuna misura adeguata” spiega Valentina Pischedda, impegnata su più fronti e su più territori, sia professionalmente che privatamente, con un supporto speciale a mamme e adolescenti che necessitano di un aiuto in merito, per informare e agire concretamente innanzi a questo fenomeno. Il territorio oristanese ha accolto e partecipato intensamente anche ai precedenti incontri avvenuti. Un programma partito proprio con degli appuntamenti con i ragazzi tenuti volutamente in biblioteca, luogo di conoscenza e lettura, per far capire a loro come deve avvenire l’uso dei social networks e dei pericoli che riguardo a essi si possono celare e che necessita anche e soprattutto il coinvolgimento degli adulti. “Questi incontri hanno raccolto molte adesioni – spiega Manuela Pintus, primo cittadino di Arborea – e a molti abbiamo partecipato anche noi amministratori, docenti, dipendenti dei servizi sociali e operatori sociali.
Abbiamo avuto la possibilità di capire che il mondo dei social frequentato dai nostri adolescenti è in gran parte a molti di noi adulti sconosciuto e presenta molte insidie.
Siamo come amministratori felici di aver iniziato questo percorso di incontri e siamo consapevoli che la conoscenza dei social anche da parte di noi adulti può dare un supporto importante alla tutela dei nostri ragazzi”.












