Dovevano riaprire il 15 giugno. Ma il Governo, su richiesta della Regine, ha deciso di anticipare l’apertura di porti e aeroporti sardi a tutti i collegamenti, anche a quelli slegati dalla continuità territoriale. Il decreto dei ministri dei Trasporti e della Salute Paola De Micheli e Roberto Speranza è di ieri e spiega che da oggi “sono assicurati i servizi di collegamento da e per la Sardegna, nonché i servizi di trasporto aereo non in continuità sulle tratte della Sardegna verso gli aeroporti e viceversa”.
La richiesta, spiegano i ministri, arriva dalla Regione, che in due note spedite nei giorni scorsi, ha dichiarato che alcune “linee marittime in convenzione non coprono alcune delle rotte caratterizzate da elevati flussi di passeggeri” e perciò ha chiesto al Governo di “anticipare la riapertura dei collegamenti marittimi e aerei da e per la Sardegna”.
I turisti in arrivo dovrebbero compilare un questionario e scaricare un’app che però non è ancora disponibile. Ed è polemica sugli arrivi.
Ieri l’ex deputato Mauro Pili ha postato un video sulla testimonianza di una ragazza sarda che vive a Roma, rientrata ieri in Sardegna. “Nessun controllo di febbre, nessuna certificazione, nessuna registrazione”, ha attaccato il leader di Unidos, “altro che passaporto sanitario, siamo nelle mani di pericolosi dilettanti allo sbaraglio”.










