È dolorante e pesa con la massima calma le parole perchè ogni singola sillaba significano affaticamenti e dolori ulteriori. Tonino Adamu, 73 anni, pensionato con un passato anche da fondatore di Radio Città, tra le prime radio libere sarde con sede a Quartu, parla dal letto dell’ospedale Santissima Trinità. C’è da ieri, dopo la brutale aggressione subìta dal vicino, Giovanni Spiga, in via Montacutu. Lui abita al 22/A, Adamu praticamente di fronte al civico 34. Negli ultimi anni gli screzi erano molto frequenti, “e negli ultimi due riguardavano principalmente il parcheggio esterno”. Nel lato dove c”è l’abitazione del 73enne aggredito lo spazio per lasciare un’auto c’è, a differenza dello spazio, inesistente perchè sostituito con un marciapiede stretto, davanti al cancello dell’abitazione del violento. Adamu ricorda alla perfezione, seppur sfiancato dai dolori, quanto accaduto ieri: “È anche entrato dentro casa per prendermi a sprangate. Era una furia, sembrava un animale. Non avrei mai pensato che sarebbe arrivato a tanto”. E per cosa, poi? Per uno stallo conteso in una strada dove, probabilmente, una fetta dei residenti potrebbero lamentarsi per lo stesso identico motivo, la penuria di parcheggi, senza però rischiare di mandare all’altro mondo qualcuno.
Nei prossimi giorni Spiga sarà interrogato, nel frattempo resta rinchiuso nel carcere di Uta. Al giudice dovrà spiegarli come mai sia arrivato a aggredire, ferendolo gravemente, un suo vicino di casa. “Col tentato omicidio e il fatto che è entrato nella mia abitazione, penso che i giudici gli infliggeranno una lunga pena”. Questa la speranza del 73enne, condita anche dal fatto che, molto prima del suo “rivale”, ritornerà in via Montacutu. Trovarselo nuovamente davanti dopo la brutale aggressione, a detta dell’anziano suonerebbe quasi come una beffa.










