L’ulteriore stretta sul reddito di cittadinanza è arrivata. Saranno 7, e non più 8, le mensilità che verranno erogate nel 2023 agli italiani che da tre anni percepiscono il reddito di cittadinanza ma sono in grado di lavorare. Basta sussidio a pioggia: ancora pochi mesi e poi sarà eliminato, tolto a chiunque abbia la possibilità di trovarsi un lavoro. Il sussidio sarà invece garantito a chi non può lavorare.
La battaglia al reddito di cittadinanza, misura simbolo dei 5 Stelle su cui Giuseppe Conte ha costruito l’intera campagna elettorale alle politiche guadagnando una valanga di voti soprattutto al sud e nelle isole, è stata uno degli argomenti di punta della campagna elettorale del centrodestra: da sempre la Meloni e i suoi alleati hanno promesso di abolire il reddito per evitare di alimentare una cultura del non lavoro che può diventare pericolosa a livello sociale. Le migliaia di truffe scoperte hanno fatto il resto, facendo montare rabbia e malcontento da parte degli italiani nei confronti di una misura che doveva servire come ponte verso l’occupazione ma che ha fallito il suo obiettivo, nonostante il reclutamento dei navigator.
E mentre Renzi, da sempre contrario, condivide la battaglia, e il Pd tace, Conte annuncia battaglia contro l’abolizione.











