“C’è un tempo per la pace e uno per la guerra: questo è il tempo della guerra”. Così il primo ministro israeliano, Benjamyn Netanyahu, mentre Tel Aviv amplia in modo sempre più significativo la presenza di truppe a nord della Striscia di Gaza, dopo che nel fine settimana ha messo in atto il bombardamento più pesante dall’inizio della guerra e un blackout delle comunicazioni nella Striscia.
Il bilancio delle vittime dei raid israeliani a Gaza e’ salito a 8.525, inclusi 3.542 bambini. Lo riferisce il ministero della Sanita’ palestinese controllato da Hamas.
“Israele – ha spiegato Basem Naim, uno dei leader di Hamas – non agisce da solo, ma per conto di Usa, Francia, Germania, Regno Unito e purtroppo anche Italia che ha inviato alcune truppe nel Mediterraneo.













