È scontro tra Regioni e Governo sul nuovo Dpcm Conte. C’è il no alla serrata di bar e ristoranti dalle diciotto e, tra l’altro, anche una richiesta di tipo sanitario: i tamponi solo a chi è sintomatico. A metterlo nero su bianco è Stefano Bonaccini, presidente della conferenza delle Regioni e presidente dell’Emilia Romagna, in una lettera di una pagina inviata al presidente del Consiglio, al ministro alla Sanità Roberto Speranza e al suo collega per gli Affari regionali Francesco Boccia. “Al fine di rendere sostenibile il lavoro delle Asl/Regioni in tempo di emergenza riducendo il carico di lavoro dovuto alle difficoltà nel contact tracing si dovrebbe destinare i tamponi (molecolari o antigenici) solo ai sintomatici e ai contatti stretti (familiari e conviventi) su valutazione dei Dipartimenti di prevenzione e si dovrebbe riservare la telefonata giornaliera per i soggetti in isolamento o quarantena a specifici casi su valutazione dell’operatore di sanità pubblica”. E la firma al nuovo decreto anti-Coronavirus slitta, forse a domani.












