Sono già nove le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria per il reato di incendio colposo, ritenute presunte responsabili dell’innesco di focolai che hanno messo in pericolo persone, beni e territorio. Di seguito i principali episodi accertati.
Nella Pineta di Santa Margherita di Pula un principio d’incendio è stato provocato da collegamenti elettrici improvvisati, realizzati con quadri volanti non conformi. Il surriscaldamento del sistema ha generato scintille che hanno innescato le fiamme. Solo il pronto intervento delle squadre a terra, coordinate dal Corpo Forestale, ha evitato che l’incendio si propagasse all’intera pineta.
In tre distinti episodi, in agro di Arbus, Ballao e Villasor, altrettanti incendi sono stati causati da macchine operatrici agricole in fase di lavorazione. In uno dei casi è andata distrutta anche la mietitrebbia. Questi eventi, purtroppo frequenti, sono spesso dovuti a mancata manutenzione, surriscaldamento dei mezzi, o contatto con pietre di organi meccanici ferrosi che genera scintille. Si ricorda che ogni mezzo agricolo deve essere dotato di estintore portatile o di un serbatoio d’acqua.
Due incendi sono stati provocati da abbruciamenti non autorizzati di residui vegetali, eseguiti in giornate a rischio, senza la realizzazione delle prescritte fasce protettive. Le fiamme sono sfuggite al controllo, richiedendo l’intervento non solo di squadre a terra, ma anche di mezzi aerei per il contenimento e lo spegnimento.
In territorio compreso tra Elmas e Assemini, il Corpo Forestale ha accertato un incendio di interfaccia originato dalla folgorazione di un volatile, una cornacchia, entrata in contatto con gli isolatori di un palo della rete elettrica. Il corpo dell’animale, incendiatosi a seguito della scarica elettrica, è caduto su vegetazione secca, innescando le fiamme.
Il palo interessato risulta privo di dissuasori per l’avifauna, dispositivi impiegati in conformità alle buone pratiche dei gestori delle reti, per prevenire contatti accidentali con elementi in tensione.
Tutti gli incendi accertati hanno coinvolto o minacciato aree boschive o di interfaccia urbano-rurale, con gravi danni per l’ambiente e le colture. Avrebbero potuto essere evitati con il semplice rispetto delle regole di diligenza, comprese le prescrizioni regionali antincendio. L’intervento per lo spegnimento ha richiesto l’impiego massiccio di squadre a terra e mezzi aerei.










