Resterà in carcere per 23 anni Angelo Brancasi, il cinquantaduenne assassino dello chef di Teulada Alessio Madeddu. In secondo grado non arriva nessuno sconto di pena per Brancasi, che si era già visto diminuire la pena di 4 anni (il pm aveva chiesto ventisette anni di reclusione). L’omicidio è avvenuto il 28 ottobre 2021, all’origine la gelosia per una relazione clandestina tra Madeddu e la compagna di Brancasi. Lo scorso ventotto febbraio la sentenza di primo grado con pena ridotta perchè il collegio ha tenuto conto delle attenuanti generiche: Brancasi aveva subito confessato l’omicidio e il suo legale Giovanni Fara aveva scelto di ammettere tutto il fascicolo preparato dal pubblico ministero. L’omicidio di Madeddu aveva avuto un’eco nazionale grazie alla sua partecipazione al programma tv di Alessandro Borghese: Brancasi aveva accoltellato il cuoco, investendolo con l’auto e dandogli il “colpo di grazia” con una grossa pietra, scagliata contro la testa dell’uomo quando era già esanime sull’asfalto.
Con la conferma della pena in Appello, salvo future novità, dovrebbe essere stata scritta la parola fine accanto a un caso giudiziario durato quasi tre anni. L’omicidio di Madeddu aveva scosso tutta la comunità teuladina: la figlia, Alessia, che si è costituita parte civile insieme agli altri parenti di Madeddu, tutelati dagli avvocati Doriana Perra, Gianfranco Trullu, Dario Sarigu e Giannicola Dessì, dopo un lungo periodo travagliato, aveva deciso di riprendere in mano e riaprire l’ittiturismo creato, tanti anni fa, dal padre.












