Bandiera dei quattro mori ben stretta tra le mani, mascherina e visiera. Un inno alla sardità e, soprattutto, alla sicurezza, quello che mostra Aldo Rodriguez, il re del muay thai e della kick boxino a Cagliari. Fermo, come tanti suoi colleghi, “stroncato” dal Dpcm di Conte: “Un’altra volta, è l’unico modo che ho di guadagnarmi il pane, io vivo alla giornata e devo, quindi, lavorare ogni giorno”, sbotta Rodriguez. I suoi due sport prevedono il contatto, ecco perché sono vietati: “Ma stavo anche utilizzando i bastoni lunghi due metri, pur di rispettare le distanze. In palestra lavoriamo tutti con la visiera, abbiamo anche chiuso gli spogliatoi. Insomma, abbiamo fatto tutto ciò che la legge ci ha imposto. Le spese ci sono state, da parte di Dino Lubrano, il presidente della società pugilistica Karalis”.
“Sono disperato, sono sceso in piazza per far valere i miei diritti”, afferma il campione: “Se non lavoro non mangio, qui sono da solo, non ho la mia famiglia, cosa posso fare? Stanno trattando lo sport come un’attività non essenziale, ma invece è un bene di prima necessità. Anche lo sport amatoriale rende più forti e aumenta le difese immunitarie”.









