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Addio al pullman durante l’emergenza covid: da 127 mila a 6 mila passeggeri al giorno a Cagliari
I bus in servizio sono passati da 196 a 90. E i km di percorrenza della flotta sono passati dalla cifra di un milione e 42 mila mensili a 521 mila. Numeri disastrosi per l’azienda di viale Trieste che hanno causato una perdita di esercizi per il mancato incasso di circa 4 milioni di euro
L’emergenza covid ha desertificato gli autobus. Se prima della diffusione del Coronavirus il Ctm traportava 127 mila passeggeri al giorno, durante il lockdown, complici anche le nuove disposizioni, hanno preso l’autobus solo 6 mila persone. I bus in servizio sono passati da 196 a 90. E i km di percorrenza della flotta sono passati dalla cifra di un milione e 42 mila mensili a 521 mila. Numeri disastrosi per l’azienda di viale Trieste che hanno causato una perdita di esercizi per il mancato incasso di circa 4 milioni di euro.
I dati sono stati forniti nel corso dell’ultima commissione comunale Mobilità.
E ieri nel giorno della ripartenza i sindacati hanno parlato di “caos negli autobus del Ctm oggi a Cagliari: disastro totale”. Con un durissimo documento di protesta ieri i sindacati hanno raccontato la “prova generale della così detta fase 2 applicata al trasporto pubblico locale. Un disastro totale- si legge nella nota firmata da Stefano Mameli della Fit Cisl a nome delle segreterie Aziendali e territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti e CSS- la RAS con ordinanza n 20 e nonostante le osservazioni che le OO SS hanno preventivamente comunicato al Presidente Solinas, non ha previsto una ripresa totale del servizio gettando il trasporto in una vera e propria bolgia. Il Ctm di canto suo ha, in questa occasione rivisto in aumento le capienze massime degli autobus generando riempimenti tali da non consentire il metro di distanza tra le persone”.