E’ mancato all’affetto dei suoi cari, sabato scorso, all’età di 89 anni, Giovanni Tamponi , originario di Calangianus ma risiedeva ad Olbia da più di sessant’anni.
E’ stato uno stimato professore delle scuole superiori ed ex consigliere regionale del Pci. E’ sicuramente, quella di Giovanni Tamponi, una storia d’altri tempi: appassionato sin da giovane di meccanica, ha trascorso la sua vita dedicandosi con entusiasmo al collezionismo ed al restauro delle auto storiche.
Ha posseduto degli autentici gioielli come le Fiat 501, 510 e 508 Balilla ma è stata un auto in particolare a cui ha dedicato tantissima cura ed attenzione: una ” Fiat 509 Viotti e Tolfo Torpedo ” immatricolata nel 1927 con targa “SS2”, la seconda autovettura in assoluto ad essere inserita nel nuovo registro provinciale dell’epoca.
Ha compiuto su questa vettura il suo restauro più importante e difficile in quanto l’automobile si trovava in uno stato molto degradato con numerose parti distrutte o gravemente danneggiate, ma Giovanni Tamponi, con grandissima pazienza ed abilità ha proceduto ad uno studio meticoloso del veicolo a partire dai disegni originali, recuperati nell’Archivio storico Fiat di Torino, per proseguire poi con la ricerca dei pezzi mancanti e la ricostruzione di quelli ormai introvabili, il tutto nel rispetto assoluto dell’originalità.
” Un restauro curato personalmente in ogni dettaglio ” – ricorda l’amico e collezionista Angelo Melis – ” anche nelle parti più interne dell’auto, quelle non visibili, a testimonianza di un lavoro di assoluto livello e di grande professionalità nel ripristino del ricambio in modo conforme a quello realizzato dal costruttore , per ricreare le parti mancanti, Giovanni Tamponi si è avvalso di macchine utensili che da giovane gli avevano consentito di creare un’azienda in proprio permettendogli di realizzare quello che a tutti è apparso come un autentico capolavoro . Il suo pensiero in proposito – conclude Angelo Melis era : “ queste automobili resteranno per sempre testimonianza di un epoca nella quale la genialità dei produttori era allo stesso tempo espressione di stile , eleganza e meccanica raffinata ” .
Lascia un ricordo indelebile nei cuori di tutti i suoi cari, nell’amata consorte Giovanna Luciano, nei figli Pietro, Margherita, Alessandra con Alfredo e nei suoi amatissimi nipoti, Giuseppe, Pasquale, Giovanni, Francesca, Alberto e Andrea.
Una persona schietta, sincera e dalla grande onestà intellettuale, che lascia un grande vuoto nel mondo del collezionismo storico. E’ stato infatti, nel 1997, uno dei venti fondatori dell’ ” Associazione Automoto d’Epoca Sardegna ” nella quale ha sempre dato il suo contributo in termini di esperienza e professionalità.
Un uomo che oltre alla grande passione per il motorismo storico ha dedicato la sua vita anche all’insegnamento ed alla collettività con l’ impegno politico in Consiglio Regionale. Un uomo d’altri tempi ma sicuramente un esempio per le nuove generazioni.












