Lotta alle perdite idriche, arrivano le reti intelligenti in altri 100 Comuni grazie a un investimento di oltre 4 milioni di euro. Dopo la fase sperimentale attuata nei primi 30 centri più grandi (e più critici), tra cui i capoluoghi, entra nel vivo, su ampia scala regionale, la fase attuativa del modello Abbanoa di Gestione Attiva delle Reti (GAR).
Si tratta di un modello innovativo basato sull’azione combinata di misure di campo, studi specialistici, regolazioni, progressivi interventi strutturali sugli asset e distrettualizzazione delle reti di ogni singolo centro interessato: il tutto realizzato con l’utilizzo di apparecchiature all’avanguardia che regolano portate e pressioni dell’acqua immessa nelle reti. L’ingegnerizzazione consente di inverte il paradigma della rincorsa ai guasti: non si inseguono più le perdite, ma si interviene per prevenirle eliminando le cause con regolazioni e manutenzioni costanti.
“La nostra Azienda è impegnata in un importante programma di ammodernamento delle infrastrutture del Servizio idrico integrato”, spiega il presidente del Consiglio d’Amministrazione di Abbanoa Franco Piga: “Il piano di ingegnerizzazione delle reti, che via via sarà esteso a tutti i Comuni della Sardegna, consentirà non solo di ottenere benefici concreti in termini di risparmio idrico grazie a una gestione efficiente delle pressioni e alla creazione di distretti, ma anche di avere una precisa conoscenza sul comportamento idraulico e sulle performance degli asset costituenti i sistemi idrici indagati. Tale conoscenza è fondamentale per progettare i successivi lavori di efficientamento delle reti creando, in questo modo, un circolo virtuoso con costanti interventi mirati dove si riscontrano eventuali criticità”.
Gli interventi nei cento Comuni complessivamente riguarderanno uno sviluppo lineare pari a 2.400 km di rete di distribuzione (circa il 32% dello sviluppo lineare su base regionale) e 420.000 abitanti serviti (oltre il 25% dei residenti in Sardegna).
Oltre a generare benefici concreti in termini di risparmio idrico grazie a una gestione efficiente alla gestione delle pressioni e alla creazione di distretti, l’ingegnerizzazione consente anche di avere una precisa conoscenza delle reti soprattutto in termini di comportamento idraulico e di performance, degli asset costituenti i sistemi idrici indagati.
I centri interessati sono divisi per gli otto Distretti di Abbanoa:
- Distretto 1 di Cagliari: Villaputzu, Pula, Monserrato, San Vito, Settimo San Pietro, Castiadas, Elmas, Maracalagonis, Villasimius, Decimoputzu, Domus de Maria e Decimomannu;
- Distretto 2 di Iglesias: Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu, Santadi, Villamassargia, Narcao, Calasetta, Portoscuso, Perdaxius, Gonnesa, Giba e Carloforte.
- Distretto 3 di Sanluri: Guspini, Dolianova, Villasor, Villacidro, San Gavino Monreale, Arbus, Sanluri, Siliqua, Samatzai, Senorbì, Nurri, Soleminis, Isili, Gonnosfanadiga, Mogoro, Monastir, Nuraminis, Guasila, Vallermosa e Laconi;
- Distretto 4 di Oristano: Ghilarza, Magomadas, Tresnuraghes, Santa Giusta, Sindia, Scano di Montiferro, Cuglieri, Baratili San Pietro, Milis, Montresta, Bortigali, Villaurbana, Nurachi, Narbolia, Simaxis e Solarussa;
- Distretto 5 di Nuoro: Dorgali e Oliena (dove si completeranno gli interventi già avviati in una prima fase sperimentale), Posada Silanus, Buddusò, Orotelli, Ottana, Galtellì, Bono, Orgosolo, Bolotana e Orani;
- Distretto 6 di Sassari: Ittiri, Olmedo, Valledoria, Tissi, Sennori, Oschiri, Ploaghe, Castelsardo, Bonorva, Ossi, Thiesi, Pozzomaggiore, Stintino, Villanova Monteleone, Sedini, Uri, Usini, Trinità D’Agultu e Vignola, Pattada, Osilo e Viddalba;
- Distretto 7 di Olbia: Loiri Porto San Paolo, Golfo Aranci, Luras, Calangianus, e Luogosanto;
- Distretto 8 di Lanusei: Tortolì, Bari Sardo e Baunei.
Le priorità sono legate alle criticità presenti sia in termini di perdite sia in termini di costi di produzione dell’acqua potabile. Nella prima fase erano stati coinvolti i Comuni di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Olbia, Alghero, Selargius, Quartu, Quartucciu, Muravera, Sarroch, Carbonia, Siniscola, Bosa, San Teodoro, Budoni, Macomer, Terralba, Cabras, La Maddalena, Santa Teresa di Gallura, Assemini, Sestu, Iglesias, Galtellì, Irgoli, Sorso, Arzachena, Tempio Pausania, Porto Torres e Ozieri. Gli interventi sono in corso, ma già si registrano importanti risultati. Ulteriori 100 Comuni saranno interessati da una terza fase per la quale i tecnici di Abbanoa stanno definendo i dettagli.











