Nessun blocco agli slacci delle utenze che non pagano l’acqua da anni. In merito al servizio pubblicato oggi da L’Unione Sarda “Guerra dell’acqua, il giudice ferma Abbanoa” Abbanoa precisa che l’ordinanza del Tribunale di Cagliari è unicamente relativa a un ricorso d’urgenza di una cliente di Maracalagonis e non ha alcun ricaduta su altri procedimenti. Prima ancora di entrare nel merito della vicenda (l’udienza è fissata per il martedì 15), il giudice ha disposto il temporaneo riallaccio: sottolinea come gli slacci debbano essere eseguiti soltanto dopo aver rispettato determinate procedure a tutela del cliente stesso. Questione che Abbanoa dimostrerà abbondantemente di aver eseguito (il provvedimento d’urgenza è stato adottato “inaudita altera parte” quindi prima del confronto con la controparte e cioè Abbanoa). “Dal 2008 a oggi l’utente in questione ha avuto ben 7 procedure di messa in mora regolarmente concluse. Il debito è andato aumentando a causa del mancato pagamento delle fatture dal 2007 in poi che complessivamente sono state 16. Alla cliente sono stati concessi piani di rientro che però non ha mai rispettato.
Nel rispetto della stragrande maggioranza dei clienti che regolarmente pagano il servizio erogato, lo slaccio è un atto dovuto di fronte a utenze gravemente morose da diversi anni. Siamo certi che quando il Tribunale entrerà nel merito della vicenda saranno riconosciute le nostre ragioni. Come tutti i gestori di servizi e di reti, non solo idriche, tutta la giurisprudenza nazionale dà legittimità agli slacci quando esistono alcuni presupposti: una morosità conclamata, procedure rispettate (in questo caso numerosi solleciti, raccomandate con ricevute di ritorno firmate dalla cliente e persino un telegramma), assenza di contestazioni che non siano pretestuose”.










