Si potrebbe definire il miracolo a quattro zampe di Pasqua quello del piccolo maremmano rinvenuto qualche giorno fa dentro a un sacco, gettato come se fosse spazzatura, e destinato a morte certa se i volontari della clinica veterinaria “Duemari” non lo avessero recuperato: “Abbiamo paura di qualunque busta vediamo per terra, ma è possibile ?! Ma che vi dice la testa o risuona di segatura e altro meno nobile?” comunicano gli specialisti. Un ennesimo abbandono, un altro episodio di crudeltà nei confronti degli animali che, doverosamente, va citato per smuovere le coscienze e sensibilizzare sempre più verso il rispetto. Il piccolo Nico è stato fortunato, “dalla busta in cunetta, alla tata che lo sta allevando. Un bel salto direi. I nostri rottami sono l’esempio più eclatante di ascensore sociale: da rifiuti a gemme”. Dopo aver constatato, infatti, “che ciuccia come una pompa di sollevamento e non appare traumatizzato ne nel fisico che nello spirito, lo affidiamo alle amiche di Nuoro per lo svezzamento. È un cucciolo di maremmano quindi prossima grossa taglia. Uno dei nostri fantasmi bianchi, un fantasmino ancora”. Ovviamente cerca casa, anche se, non viene esclusa, una gara di solidarietà nei suoi confronti e tante richieste di adozione. Una storia a lieto fine, questa volta, la stessa, purtroppo, che non avviene per altri esemplari che concludono nel peggiore dei modi la loro breve e triste esistenza per colpa della mano dell’uomo.











