Insufficienti le risorse per il collettore C38. La più importante opera anti alluvione di Pirri non ha la copertura finanziaria necessaria. La notizia arriva dalla commissione Bilancio del Comune di Cagliari di oggi. di oggi. La Municipalità di Pirri, in particolare il suo centro storico, è soggetta a continui fenomeni di allagamento anche per eventi meteorici non particolarmente intensi. I temporali che, negli ultimi anni, hanno provocato i maggiori danni sono quelli del 9 ottobre 2002, del 13 novembre 2005, del 23 e 24 settembre 2006 e in particolare quello del 22 ottobre 2008. Acquazzoni che hanno causato molteplici problematiche e allagamenti che hanno creato una situazione di pericolo per gli abitanti dell’area e ingenti danni alle abitazioni e alle attività commerciali.
Le zone maggiormente colpite dall’allagamento sono state quella di via Balilla, quella di Piazza Italia e via Ampere e l’area via Italia e il centro commerciale Auchan localizzato tra via Dolianova e via Mara. Le cause di questi allagamenti sono da cercare nella particolare conformazione del territorio che presenta un reticolo idrografico convergente verso piazza Italia, nell’antropizzazione e nella relativa urbanizzazione dell’area che, in particolar modo nella zona del centro storico e zone limitrofe, ha coperto e deviato i naturali canali di deflusso delle acque, e chiaramente nell’insufficienza dell’attuale rete di drenaggio.
Per far fronte a tale problematica il Comune di Cagliari ha previsto una serie di interventi mirati ad adeguare l’intera rete delle acque meteoriche della Municipalità di Pirri.
Tra queste i collettori. “I lavori per i collettori C47 e C70 sono già stati aggiudicati”, ha dichiarato il sindaco Paolo Truzzu, nel corso della commissione Bilancio, “mentre mancano 3 milioni di euro per il collettore C38. Non possiamo non bandire il collettore dopo 15 anni”. Il primo cittadino ha dunque chiesto una mano al consiglio comunale per potere utilizzare gli avanzi del bilancio per coprire la variazione necessaria al finanziamento dell’opera. E proprio pe l’opera piiù importante. Perché il collettore 38, nel suo sviluppo di 2,8 Km, drenerà un’area di circa 3,7 kmq, servendo alcune delle aree maggiormente critiche, come via Su Planu, via Balilla fino a confluire in piazza Italia per poi giungere al canale di Terramaini, seguendo un percorso che in passato era quello di un’affluente del rio Terramaini.
Ma il rischio è che il primo cittadino non riesca a far partire lasciando ancora a lungo la zona più delicata di Pirri col rischio allagamento.
“Per l’ennesima volta scopriamo che i lavori finanziati nel 2018 rischiano di andare a rilento”, attacca Fabrizio Marcello, capogruppo Pd, “ma addirittura scopriamo che mancano i soldi per bandire la gara per il collettore C38 l’opera più importante e siamo preoccupati per che la situazione di Pirri è estrema gravità e il Comune continua a trascurarla”









