Prime sorprese, amare, per i cagliaritani che hanno ricevuto via email Pec la bolletta Tari legata al 2023. Non è diminuita, e basterebbero già solo queste tre parole per chiudere l’articolo. Cifre identiche a quelle dell’anno scorso, al centesimo. Due esempi verificati dalla nostra redazione? Eccoli: un ufficio in centro dovrà pagare 523 euro, dodici mesi fa il totale era lo stesso. Un appartamento dove vive una coppia a San Benedetto? Trecentosettanta euro, e c’è pure l’informazione legata al numero di esposizioni del secco: conguagli spesso pari a zero, vale a dire che si è rimasti entro i 26 conferimenti annuali. Eppure, il risparmio non c’è, i dati parlano chiaro e non sono interpretabili. Un discorso che vale per le utenze domestiche e non domestiche. L’unica ragione per esultare è che, a differenza dell’anno scorso sul 2021, la tassa sulla spazzatura nel capoluogo sardo non è aumentata. Ma nemmeno diminuita.
Una beffa, in parole semplici. L’anno scorso dall’amministrazione comunale avevano invitato a fare il raffronto “tra la bolletta del 2022 e quella del 2019”, cioè l’annualità prima dell’emergenza Covid. Alla fine, però, il nuovo salasso è servito in una città dove sono ancora tante, non solo in periferia, le zone con discariche a cielo aperto.