È guerra tra commercianti e residenti alla Marina. Marco Medda, presidente di Confesercenti Sud Sardegna, commentando la chiusura dei ristoranti Lapola e Gennargentu, ha imputato la crisi dei locali alla Marina anche alla guerra messa in campo dai residenti. E aveva anche invitato quelli che cercano “tranquillità” a trasferirsi in altri quartieri.
Scatenando la reazione dei comitati che con un comunicato hanno replicato duramente. “Il coordinamento dei quartieri storici”, scrivono Adolfo Costa (Stampace), Salvatore Pusceddu (Marina), Marco Masala (Villanova) e Carmen Sulis (Castello), “nel prendere atto delle dichiarazioni del signor Medda nella sua veste di presidente della Confesercenti sud Sardegna, ribadisce che i residenti del centro storico, hanno sempre agito e sempre agiranno nell’ottica del pieno rispetto della legalità e delle regole della civile convivenza. Questi valori, dovrebbero essere patrimonio comune anche dell’associazione che il presidente Medda rappresenta, ma dalle sue parole non sembra sia così. Nella speranza”, aggiungono, “che i suoi associati ritengano opportuno rettificare questa presa di posizione, i residenti da noi rappresentati, continueranno le proprie battaglie perché”, concludono, “la civiltà e il rispetto reciproco, siano sempre la base di una società moderna”.