Raffica di multe al Brotzu di Cagliari, nelle aree interne dove ci sono anche vari stalli per poter parcheggiare. Un’amarissima e costosissima sorpresa con la quale hanno dovuto fare i conti Oss, infermieri, medici ma, anche, stando a quanto trapela, malati. Gli agenti sono entrati in azione all’improvviso. Risale al 6 giugno dell’anno scorso un’ordinanza del dirigente del settore Viabilità dell’amministrazione guidata da Paolo Truzzu: era stato lo stesso ospedale a chiedere di fare degli interventi “per la disciplina della circolazione nell’area aperta ad uso pubblico”. Stando a quel documento, occorreva garantire “la sicurezza e la fluidità della circolazione pedonale e veicolare, ottimizzare e garantire la sicurezza della circolazione dei mezzi di soccorso e antincendio, garantire la sosta degli invalidi, delle donne in stato di gravidanza e dei genitori con bimbi di età non superiore a due anni”. Mettere ordine, insomma: ma la richiesta è stata esaudita dopo nove mesi e un giorno. A proposito di parti, verrebbe da dire. La lunga scia di multe non ha risparmiato nessuno, nemmeno tra i settori lavorativi del Brotzu.
E insorgono i sindacati. Fabio Sanna della Uil-Fpl è ancora incredulo: “Siamo stati subissati di telefonate di lamentele da parte di lavoratori, ma anche di persone, che sono andati al Brotzu per motivi sanitari e sono stati multati. Adesso si piò dire che l’azienda ha utilizzato il pugno di ferro contro i lavoratori e i malati. Da anni denunciamo l’insufficienza degli stalli, ora oltre a essere i meno pagati veniamo anche multati. Questo è uno degli ultimi atti di questa amministrazione, che ringraziamo”, conclude, ironicamente, Sanna. Furioso anche Gianfranco Angioni dell’Usb: “Una sorpresa amara per decine di infermieri e operatori operatori sanitari che questo pomeriggio si sono ritrovati sul parabrezza della macchina una multa da ottanta euro con i relativi punti tolti dalla patente. Come se non bastassero le condizioni di lavoro oramai diventate sempre più critiche per i carichi di lavoro diventati insostenibili e stremanti”, denuncia Angioni, “ci mancava quest’altra batosta che lascia l’amaro in bocca ai dipendenti meno pagati della Sardegna. Una situazione intollerabile che dimostra da parte dei vertici aziendali una mancata sensibilità, considerato che i lavoratori non sono stati informati di questa nuova ordinanza che vedrà, verosimilmente, anche attivare il servizio di rimozione. Sollecitiamo ancora una volta la direzione generale, trovi una soluzione e maggiore tutela per tutti i lavoratori che hanno il sacrosanto diritto di avere l’opportunità di avere un parcheggio per poter prestare la propria attività lavorativa e poter garantire l’assistenza agli ammalati”. Dal Brotzu comunicano che “intanto, contrariamente a quanto Casteddu Online ha attribuito al sindacalista della Uil-Fpl, Fabio Sanna, il direttore sanitario dell’azienda Brotzu, Raimondo Pinna, smentisce la falsa affermazione secondo la quale, a telefonare al comando della polizia Locale, sia stato lui. Quella chiamata non è stata fatta dal dottor Raimondo Pinna, la notizia fornita dal sindacalista a Casteddu Online, è falsa ed è stata pubblicata senza fare alcun controllo”.










