In collaborazione con Adnkronos. Ha preso ufficialmente il via con la cerimonia di inaugurazione presso l’ateneo di Cagliari la seconda edizione del Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica” promosso da Terna in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari, Salerno e Palermo. Il Master rientra nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab, per il quale l’azienda guidata da Giuseppina Di Foggia ha previsto un investimento complessivo di 100 milioni di euro dal 2022 al 2026.
“Il Tyrrhenian Lab conferma il ruolo che Terna svolge per il Paese: guidare la transizione energetica attraverso investimenti mirati alla crescita infrastrutturale e allo sviluppo di competenze di eccellenza. Considerato l’attuale contesto, è di vitale importanza puntare su giovani pronti a intercettare i cambiamenti in corso, le nuove sfide e le enormi opportunità che le tecnologie digitali innovative offrono nel settore dell’energia”, ha dichiarato Igor De Biasio, Presidente di Terna. “Ringraziamo quindi i tre prestigiosi atenei che hanno deciso di affiancarci in questo percorso”, ha concluso De Biasio.
Il Tyrrhenian Lab ha l’obiettivo di istituire un centro di formazione di eccellenza distribuito nelle sedi delle tre rispettive città in cui approderanno i cavi del Tyrrhenian Link, l’elettrodotto sottomarino di Terna che unirà la Campania, la Sicilia e la Sardegna, per un totale di circa 970 km di collegamento e 3,7 miliardi di euro di investimenti, favorendo l’integrazione dei flussi di energia proveniente da fonti rinnovabili.
“Terna è costantemente impegnata a rendere la rete di trasmissione elettrica sempre più efficiente, digitalizzata e sicura. Per fare questo, oltre agli investimenti previsti in tutto il Paese, sono fondamentali le competenze specializzate e trasversali di alto livello, come quelle che vengono sviluppate con il Tyrrhenian Lab. La collaborazione con gli atenei di Cagliari, Palermo e Salerno ci permette di essere ancora più presenti sul territorio e di formare futuri colleghi e colleghe che entreranno a far parte dell’azienda, aiutando le oltre 5.700 persone di Terna a raggiungere gli sfidanti obiettivi che la transizione energetica ci pone”, ha commentato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.
Considerata la positiva partecipazione alla prima edizione, Terna, d’intesa con i tre atenei coinvolti, ha deciso di ampliare il numero di posti disponibili. Saranno infatti 19, e non più 15, gli studenti e le studentesse che, superata la fase di selezione, prenderanno parte al corso in ciascuna delle tre Università per un totale di 57 partecipanti.
“Gli ingenti investimenti pianificati da Terna per incrementare l’efficienza, la resilienza e l’affidabilità della rete elettrica nazionale necessitano di una professionalità in grado di gestire le complessità legate alla transizione energetica. Grazie al Tyrrhenian Lab rafforziamo la nostra squadra, creiamo nuovi profili con competenze uniche e trasversali. La transizione energetica avviene anche attraverso l’applicazione di strategie digitali funzionali all’integrazione delle fonti rinnovabili e alla gestione in sicurezza del sistema elettrico. Il Master punta a sviluppare le competenze necessarie ad accettare questa sfida. L’Università di Cagliari è per Terna un prezioso partner, punto di riferimento del territorio e garanzia di eccellenza nella formazione dei nostri futuri colleghi”, ha dichiarato Francesco Del Pizzo, Direttore Strategie di Sviluppo Rete e Dispacciamento di Terna.
Una volta terminato il corso, i 19 studenti selezionati con il supporto degli atenei coinvolti, saranno assunti da Terna e potranno operare nella sede territoriale.
“L’avvio della seconda edizione del Master rappresenta un’importante opportunità per la nostra comunità studentesca” ha commentato Francesco Mola, Rettore dell’Università di Cagliari. “La collaborazione avviata con Terna riveste un ruolo cruciale per l’Ateneo, che crede fermamente alle strategie di partenariato con le imprese e conferma la presenza del mondo accademico nel tessuto sociale ed economico del territorio. Una vocazione alla quale siamo chiamati in virtù della terza missione della nostra Università”, ha aggiunto.












