Poco più di novemila migranti sbarcati in Sardegna nel 2016, circa il doppio rispetto al 2015 (5.500). Sono questi i dati ufficiali comunicati dalla prefettura di Cagliari, con la Sardegna considerata fiore all’occhiello in materia di accoglienza. L’isola sembrerebbe infatti fare il possibile, ma sono ancora diversi i problemi che attanagliano un sistema che vede pochissimo supporto da parte dell’Unione Europea, nonostante Marc Arno Hrtwig, leader dell’Hotspot Team Italia della direzione generale Migrazione e Affari interni della Commissione europea, ospite qualche giorno fa in Sardegna in occasione del convegno sul tema “La Sardegna e i migranti: le politiche europee, le proposte delle realtà locali”, si dica di tutt’altro avviso. “La prima accoglienza al porto effettuata in Sardegna è davvero lodevole, siamo davvero vicini all’Italia e in particolare alla Sardegna – ha spiegato Hartwig – l’Europa è al lavoro per cercare di dare costantemente indicazioni e suggerimenti, soprattutto in vista di un 2017 che si preannuncia più difficile in materia di immigrazione”.
Intanto dalla prefettura arriva un chiarimento sui dati relativi agli arrivi e alle presenze: nell’ultimo triennio sono sbarcati sull’isola oltre 17mila migranti, e le presenze attuali risultano essere 5.500. “Nell’Isola ci sono oltre 5.400 migranti, non mi sembra una cifra così elevata – ha aggiunto Hartwig – anche per quanto riguarda gli sbarchi, il porto di Cagliari non è certo ai primi posti: basta confrontare i dati con quelli degli scali siciliani”. Dalla prefettura infine un invito: “Se lavoriamo tutti insieme – ha sottolineato Carolina Bellantoni, viceprefetto vicario – siamo in grado di gestire al meglio questa situazione, in questi tre anni, d’altra parte, non ci sono stati episodi rilevanti di criminalità legata a questo fenomeno, a parte qualche protesta in riferimento alla presenza massiccia in Piazza Matteotti”.
Fabio Leo












