Caro Zeman, questo Cagliari è inguardabile. Non tira in porta, non è mai aggressivo, non azzecca un fraseggio a centrocampo. Ci sta la sconfitta (2-0 contro la Roma) ma non l’etteggiamento timido e arrendevole di una squadra che dovrebbe salvarsi. E che non solo fa acqua in difesa, ma non segna,al contrario di tutte le squadre allenate dal tecnico boemo. Non si vedono verticalizzazioni, Dessena ed Ekdal a centrocampo sono due fantasmi. Male anche l’impoistazione della gara con la rinuncia a Cossu, l’uomo più pericoloso nelle prime partite. Farias non punge, Ibarbo e Sau non erano assistiti a dovere, Longo ha mostrato buoni numeri ma in generale la squadra sembra troppo acerba per la serie A. Ci voleva una punta di ruolo, magari proprio quel Pinilla che oggi ha abbattuto la Lazio. Il Cagliari torna dall’Olimpico con una sconfitta che era prevedibile, macon enormi passi indietro sul piano del gioco. E con una classifica che comincia a fare paura: la gara di mercoledì al Sant’Elia contro il Torino diventa fondamentale.
Il Cagliari subisce così una nuova débâcle, all’Olimpico contro la Roma di Garcia, 2-0 il punteggio finale. E’ allarme per i rossoblù che sinora in campionato non sono riusciti ad ottenere alcun successo: sinora infatti solo un pareggio col Sassuolo e due sconfitte consecutive (Atalanta e Roma). Zeman ha schierato il solito 4-3-3, con Cragno tra i pali, davanti a lui Pisano, Ceppitelli, Rossettini e Avelar; nella linea mediana Ekdal, Conti e Joao Paolo, in avanti il tridente Ibarbo, Sau e Farias. Inspiegabile il mancato utilizzo di Cossu (tenuto in panchina). Speculare lo schieramento della Roma, con De Sanctis in porta, davanti a lui Maicon, Manolas, Mapou e Cole; a centrocampo giocano l’ex Nainggolan, De Rossi e Keita; in avanti Florenzi, Destro, Gervinho. La gara è stata diretta egregiamente dal signor Peruzzo della sezione di Schio. I giallorossi hanno evidenziato una supremazia territoriale per quasi tutto l’arco della partita, con i cagliaritani che si son resi pericolosi solo in alcune circostanze. La Roma, ben messa in campo da Garcia, ha sfruttato la velocità del suo tridente offensivo che ha messo subito in difficoltà la retroguardia cagliaritana. Così, prima Mattia Destro (bestia nera del Cagliari), poco dopo Alessandro Florenzi (primo gol in campionato), hanno trovato il gol con la complicità di uno scatenato Gervinho: dai suoi piedi son partite le azioni che hanno consentito ai compagni di reparto di realizzare le reti che hanno messo al sicuro il risultato. Il Cagliari, dopo il doppio svantaggio ha avuto una timida reazione. Ma non è mai stato pungente. Solo in alcune circostanze, con dei cross partiti dai piedi di Avelar (il più propositivo dei rossoblù), le deviazioni di Ibarbo e Farias, nel finale del primo tempo, non hanno impensierito il portiere romanista De Sanctis. La Roma dopo il doppio vantaggio ha controllato bene la partita, rendendo sterili le azioni offensive degli avversari. Nella ripresa, Ibarbo ha provato a scardinare la difesa dei padroni di casa, ma non è mai riuscito a concretizzare. Non hanno fatto di meglio neppure Sau (assente in zona tiro) e Farias. Zeman effettua subito un cambio difensivo: fuori Pisano (in difficoltà nel controllo di Gervinho), dentro Balzano e chiede ai suoi di verticalizzare il gioco e dare velocità alla manovra, per cercare di mettere il tridente rossoblù nelle condizioni di andare a rete. Il tecnico boemo, non soddisfatto del gioco, ha cercato di dare uno scossone alla squadra, effettuando un doppio cambio: Longo al posto di Farias e Dessena per Ekdal. Il Cagliari sembra un po’ più pimpante. Longo si è reso pericolo con una conclusione che ha scaldato i guantoni di De Sanctis. Il Cagliari ora deve cercare di fare subito risultato, già nella prossima gara interna: mercoledì 24 settembre ore 20,45 al sant’ Elia arriva il Torino. Poi, c’è l’insidiosa trasferta con l’Inter di Mazzarri. (ROBY COLLU)













