Sarebbe carino che alcuni candidati a caso delle prossime elezioni regionali, spiegassero ai cagliaritani come sia possibile che il sindaco Massimo Zedda abbia perso in un solo anno 69 posizioni nella classifica nazionale di gradimento del Sole 24 Ore. Questo effetto non potrà infatti che pesare alle prossime elezioni, che si decideranno proprio con i voti di Cagliari. “Questa giunta non è in crisi”, assicura il primo cittadino oggi sull’Unione Sarda. Ma la domanda è: come mai? Che il malcontento sia diffuso ce lo dimostra fra tutte anche questa foto speditaci da Carlo Asili, presidente dell’associazione Casa dei Diritti che commenta: “Questa immagine – nello specifico scattata il 9 gennaio in via Solmi – a mio avviso ben illustra gli effetti della Tares a Cagliari: immagine emblematica dell’aumento vertiginoso e vergognoso di quella tassa nel capoluogo cagliaritano”. La raccolta dei rifiuti è un flop mentre in piena crisi i cagliaritani pagano imposte a cifre vertiginose.
Nel frattempo abbiamo, nell’ordine: 1) un teatro Lirico senza sovrintendente perché quello nominato dal sindaco di Sel è stato bocciato dal Tar. 2)uno stadio che cade a pezzi senza un solo progetto di ristrutturazione, con il tecnico del Manchester United Moyes che domenica ha potuto ammirare Cagliari-Juventus con soli 5mila spettatori. 3)un Poetto senza servizi dove i titolari dei baretti saranno costretti a buttare i chioschi attuali per ricostruirli ancora una volta a loro spese. 4)Tuvixeddu è ancora una cattedrale nel deserto, non c’è traccia di parco archeologico. 5)Nessuna risposta per i proprietari dei terreni di Su Stangioni, il nuovo quartiere bocciato dalla maggioranza di centrosinistra. 6)l’Anfiteatro è sempre sbarrato a tutti, cagliaritani e turisti. 7)un piano particolareggiato del centro storico che è fantasma. 8) una scuola civica di musica travolta dal caso Parentopoli e dal calo degli iscritti. 9) nuove piazze a Fonsarda che sembrano immense colate di cemento con un’aiuola ogni 200 metri. 10) un parcheggio, quello annunciato in via Cammino Nuovo e contestato da residenti e ambientalisti, del quale non si parla più da quando la Sovrintendenza ha indicato la presenza di una possibile necropoli. Sono solo dieci esempi a caso, gli altri li documentano ogni giorno i nostri lettori. Non c’è uno spazio peri grandi eventi, Cagliari non è in grado neppure di ospitare un concerto rock. Tolti i miracoli di Mauro Coni nel traffico, la giunta Zedda secondo i cagliaritani non ha portato alcun cambiamento tangibile sulla città. Ed è un peccato, perchè dal centrosinistra ci aspettavamo davvero la svolta. Oggi, poi c’è una novità: Cagliari vorrebbe diventare capitale europea della Cultura, però i soldi non li ha.
La domanda è: come mai Zedda ha perso 69 posizioni nella classifica nazionale di gradimento, e proprio nello stesso giorno compaiono interviste sulla difensiva? Vito Biolchini nel suo blog prova a dare una spiegazione dei problemi del centrosinistra: “ I casini dentro Sel sono comunque molteplici. Il circolo Sergio Atzeni è spaccato in tre, perché sostiene Casu, Agus ma anche Marcello Cadeddu, esponente dell’ala di Susanna Orrù, l’ex assessore della giunta Zedda a cui il sindaco ha precluso la candidatura. L’amico Sovjet potrà contare sull’apporto spirituale del fratello Gianluca (stimatissimo direttore del Centro Regionale di Programmazione) e di Gabriele Ainis. Come, non sapete chi è Ainis?”.












