“La questione della sicurezza urbana — mai come da qualche anno — purtroppo è avvertita da tutta la città, dai quartieri storici alla periferia, tranne che per gli inquilini che governano il Palazzo Bacaredda. Il disagio diffuso e avvertito sta modificando le abitudini di vita dei cagliaritani, soprattutto delle fasce più deboli — anziani, donne e minori — che percepiscono ogni giorno un crescente senso di insicurezza. Manca, da parte del Comune, la percezione del problema, prima ancora della volontà di risolverlo. Infatti, la mia mozione, discussa a marzo, per un nuovo patto della sicurezza urbana che prevedeva un’implementazione dell’illuminazione pubblica, della videosorveglianza, l’istituzione di presidi fissi nel centro città — di polizia o a composizione mista, le cosiddette squadre di quartiere — in sinergia con gli altri livelli di governo territoriale, è stata bocciata da questa amministrazione”. A parlare è Giuseppe Farris, consigliere comunale, che denuncia nuovamente una situazione diventata ormai insostenibile. Il suo intervento arriva all’indomani di un fine settimana particolarmente critico per l’ordine pubblico a Cagliari, segnato da episodi preoccupanti che hanno riacceso l’allarme sicurezza. Nel solo weekend si sono verificati risse, accoltellamenti, un tentato omicidio, episodi di spaccio e l’ennesimo ritorno dei parcheggiatori abusivi. La tensione si avverte ovunque: dal centro fino a Marina Piccola, dove due giorni fa è stato necessario l’intervento della polizia municipale per allontanare alcuni uomini che chiedevano denaro per parcheggiare su uno sterrato di proprietà regionale, in realtà accessibile gratuitamente. La situazione è ancora più grave nelle zone centrali e attorno agli ospedali, dove alcuni parcheggiatori — in particolare stranieri — impongono il pagamento di un vero e proprio “pizzo”. Chi si rifiuta di pagare rischia danni alla propria auto. “È diventato impossibile parcheggiare senza essere assediati, minacciati o obbligati a versare soldi oltre alle tariffe ufficiali”, lamentano molti cittadini. Il malcontento cresce, e la sensazione è quella di una città che sfugge progressivamente al controllo. Il tema è stato più volte sollevato in consiglio comunale, soprattutto dai banchi dell’opposizione. Ma, come ricorda Farris, le richieste di azione concreta sono spesso rimaste inascoltate. Nel frattempo, Cagliari continua a fare i conti con un clima di insicurezza diffusa che mina la qualità della vita quotidiana, in particolare delle fasce più vulnerabili della popolazione.










