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Questo modello di continuità territoriale certamente non ha funzionato. Tra ritardi, salassi ai passeggeri, pochi voli a disposizione, low cost che vogliono abbandonare la Sardegna. Un’isola imprigionata, letteralmente ingabbiata tra gli aeroporti che scoppiano e viaggi spesso saltati o complicati. Ora c’è una nuova proposta importante sui trasporti in Sardegna che parte da Gennaro Fuoco, consigliere comunale dei Riformatori e candidato alle prossime elezioni regionali: “Bisogna trovare un punto di equilibrio che finalmente dia alla Sardegna una rete di trasporti adeguata e qualificata. spiega Fuoco- che non faccia perno solo su Roma e Milano, tra l’altro con orari inaccettabili e poche frequenze. Serve una rete che consenta ai sardi che viaggiano o ai turisti che arrivano di viaggiare a prezzi accettabili, altrimenti la nostra economia turistica va fuori mercato. Ormai arrivare nella nostra Isola sta diventando un lusso”.
Quale allora la ricetta per uscire dal tunnel degli spostamenti a ostacoli? “La prima cosa sono sicuramente i collegamenti da ampliare, ma non sono secondari i prezzi. Noi abbiamo gli stessi diritti degli altri cittadini italiani e stranieri, e certamente non abbiamo meno diritti di chi abita in Corsica e nelle Baleari. Dove i prezzi sono molto minori e gli aerei sono molti di più”.
A questo si aggiungono le difficoltà dei giovani, impossibilitati a spostarsi con queste tariffe così alte: “Il problema poi diventa triplo perchè il tutto rende asfittica la già modesta economia della Sardegna- continua Gennaro Fuoco dei Riformatori- e questo ci dà un’emorragia di posti di lavoro. Basta vedere cosa sta accadendo nei paesi della Sardegna per rendersi conto non dico della desertificazione, ma della crisi sociale, umana e finanziaria che è sotto gli occhi di tutti”.
La prima cosa che dovrebbe fare il prossimo assessore regionale ai Trasporti? “Le prime mosse sarebbero quella di avere garanzie totali sui trasporti aerei- insiste Fuoco- abbiamo visto sinora centomila bandi mentre noi abbiamo concretamente bisogno di stabilità. Non trascuriamo neanche le rotte del mare, che sono importanti dal punto di vista anche commerciale. E non meno significativa è l’emergenza dei trasporti interni: prendere un autobus per spostarsi da una parte all’altra della Sardegna è veramente un’odissea. C’è tantissimo da fare e nella prossima legislatura dobbiamo assolutamente migliorare e invertire la tendenza di trasporti totalmente inadeguati per i sardi”.