La Sardegna, almeno per il momento, “respira” contro il Coronavirus. L’Isola si trova nella fascia meno “seria”, come annunciato dal premier Giuseppe Conte: niente incubo “zone rosse” o “lockdown territoriali”. Tutto grazie all’indice Rt basso: resta il coprifuoco dalle 22 alle 5, quindi un obbligo. Poi, forte raccomandazione a evitare spostamenti non importanti nel resto della giornata. Confermata la “stretta” per bar e ristoranti: tavoli vuoti dalle 18, asporto sino alle ventidue e nessun limite per le vendite a domicilio. Centri commerciali sbarrati nei fine settimana, sabato e domenica, aperti solo farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole. Stop totale a piscine, palestre, teatri, cinema. Restano invece aperti i centri sportivi. Sui mezzi pubblici posti occupati, al massimo, per il 50 per cento, ma c’è un’eccezione e riguarda i mezzi dedicati agli studenti. E, a proposito di scuola, la didattica a distanza sarà obbligatoria solo alle superiori.
Le misure saranno valide dal 6 novembre al tre dicembre prossimo. Ogni settimana ci sarà un aggiornamento dell’indice Rt. L’Isola, al momento, si trova a 1,12.












