Due gravissime violenze si sono verificate ieri sera al Poetto. Un ragazzo è stato aggredito da un gruppo di 3 uomini per il suo orientamento sessuale, sia fisicamente che verbalmente.
A raccontare l’episodio è lo stesso ragazzo sui social. “Non avrei mai pensato di raccontare in prima persona questo schifo, io, proprio io, l’esempio vivente di sorrisi per tutti, di generosità, di rispetto, di pace e libertà”, le sue parole di sfogo.
“Soprattutto di genere. E invece ieri sono stato vittima di un’aggressione piena di omofobia nella mia città, Cagliari, nel mio posto del cuore, nel mio guscio protetto, dove passo le sere d’estate con vecchi amici di sempre e con sempre di nuovi, perché mi piace stare attorno alle persone, farle sentire a proprio agio, confrontarmici, creare legami.
Non ieri notte, perché 3 UOMINISCHIFO di cui specifico l’orientamento sessuale : ETERO OMOFOBI CHE VENGONO NELLA TANA LGBTQIA+ A SPEZZARE EQUILIBRI EQUILIBRI UMANI MA ANCHE BRACCIA E GAMBE DI UOMINI GAY CHE ESCONO PER VIVERE, per divertirsi, per stare insieme.”
“Ho lividi , tagli, non ho più un soldo liquido, non ho avuto piu il mio telefono, le mie AirPods, tutto si sono rubati, sostenendo in modo aggressivo che ero io ad avevo perso questi oggetti, loro sono saliti nella mia auto perché si dovevano far offrire una sigaretta, una caramella, per poi scappare qualche metro in là lasciandomi nel panico e nel dramma più totale per andare ad abusare tra l’altro di una ragazza che come me non è riuscita a vincere la sfida della violenza, verbale e fisica.”
I tre uomini, non soddisfatti, hanno anche molestato una donna sul lungomare, come specificato dallo stesso ragazzo. Il giovane ha quindi allertato il 112 e ha aiutato la donna in quei drammatici momenti.
“Ho trovato il mio telefono rubato dopo quasi 3 ore di ricerche per tutto il piazzale in viale POETTO, mentre col mio solito garbo chiedevo loro”controllatevi le tasche che magari vi è finito la per sbaglio”. Mi fido troppo e credo troppo negli essere umani. Ma loro non lo erano.E per le mie accuse sono volate altre spinte, altri insulti.” Fortunamente, anche altre persone presenti anche aiutato entrambi, vittime innocenti di atti che nessuno mai dovrebbe subire. Il giovane ha raccontato tutto ciò che sapeva alle forze dell’ordine, che sono sulle tracce degli aggressori.
Ringrazia che gli è stato vicino e specifica: “E mi dispiace soprattutto per la giovane ragazza abusata tra una palma esotica davanti all’ippodromo e un sedile di un auto senza che nessuno la sentisse. Scusami Ragazza. Ti ho tenuto la mano in attesa dell’ambulanza, mentre piangevi e raccontavi di sei mani che ti aprivano il pantalone, che percorrevano il TUO corpo. Anche io volevo piangere, ma ho preso. coraggio, ho tirato fuori di nuovo il mio bel sorriso, ho riacceso le scarpe con le luci e ti ho rassicurata che mai più riaccadrà. MAI PIÙ.”
Il giovane conclude con coraggio:”NON MI AVRETE MAI PIÙ. MAI PIÙ.”










