La selva di pale eoliche bocciata per la terza volta: stop da Roma anche al progetto di Enel Green Power, la sovrintendenza preserva il sito scelto dalle multinazionali del vento. Una battaglia che va avanti da tempo quella intrapresa dal comune amministrato da Maurizio Onnis, che, per la terza volta, riesce a ottenere il “no pass” alla realizzazione delle mega torri. “Tre progetti, altrettante bocciature. La carta, elaborata dalla stessa sovrintendenza, mostra la selva di pale che vorrebbero tirare su nel ridottissimo spazio delle colline comprese tra Villanovaforru, Sardara e Sanluri” spiega Onnis. In arancione le pale di Enel, in verde quelle di Asja, in rosso quelle di Engie. Tanto numerose e strette da sovrapporsi le une alle altre. Nel documento romano si citano abbondantemente le nostre osservazioni. Noi facciamo la nostra parte. Altri si sbrighino a fare la loro. Il tempo scorre”. Un paesaggio da preservare, un nuraghe, un vasto territorio popolato non in proporzione a uno sfruttamento tale da produrre un sistema energetico di immense proporzioni sono, in sintesi, le tematiche poste al centro dell’attenzione agli organi competenti per la valutazione dei progetti e del loro impatto complessivo sul territorio.












