Qualche settimana fa era stata al centro delle cronache isolane per un licenziamento causato da un “like” su facebook, ora i licenziamenti sono 128. Si tratta della ex Cs&d di Villacidro, da due mesi Sardegna più s.r.l., l’azienda guidata dal 2012 da Alberto Cellino, fratello dell’ex presidente del Cagliari. Un licenziamento collettivo dovuto alla grave situazione finanziaria della società che in tre anni ha registrato un drastico calo del fatturato: da 280 milioni nel 2011, a 90 milioni attuali. Del provvedimento si vociferava da mesi, ma solo oggi è diventato realtà: sessanta dipendenti sono stati messi in mobilità, gli altri in cassa integrazione.
Una situazione che coinvolge 128 dipendenti su 200 totali, tutte persone che dopo due anni di contratto di solidarietà ora, alla vigilia di Natale, si ritrovano senza un lavoro. “Ho lavorato per sei anni nell’azienda – spiega Raffaella Deffraia, 26enne mamma di una bimba di ventisette settimane – dove sono sempre stata retribuita bene e puntualmente, ma dal 2012 la situazione è peggiorata gradualmente: prima il contratto di solidarietà e poi la mancanza di dialogo con i nuovi vertici della società. Oggi, dopo due settimane di incontri per trovare una soluzione, la triste realtà: ho accettato la mobilità volontaria per due anni che perlomeno mi garantisce una somma di denaro ogni mese, oltre a una quota, che ci spetta per non aver ricevuto il preavviso del licenziamento, da spalmare in cinque mesi”. Una situazione che accomuna altri 59 dipendenti, in settanta invece attendono la pubblicazione della lista per la cassa integrazione. Gli altri, circa 80, rimarranno alle dipendenze della società.












