“Non abbiamo speso una lira. Per capire come intervenire per realizzare al meglio gli interventi in programma. Ne hanno beneficiato viale Diaz, il largo Carlo Felice e viale Trieste. Pochi i disagi al traffico. E i nodi sono gli stessi: il tappo su viale La Playa e l’uscita dei mezzi dell’Arst in via Sassari. Vanno risolti con una rotatoria nel primo caso e col trasferimento della stazione Arst nelle aree delle Ferrovie nel secondo. Il futuro? Via Roma lato portici pedonale e il largo parzialmente pedonale”.
Con un intervento di 15 minuti il sindaco Massimo Zedda risponde alle tre interrogazioni (Balletto, Fi, Mereu, Fdi e Massidda, #Cagliari16) che con toni diversi contestavano la chiusura al traffico di via Roma lato portici, per l’impatto negativo sul traffico e sul basso indice di gradimento dell’iniziativa.
“La questione non è successo o fallimento”, ha dichiarato Zedda, “noi abbiamo sperimentato cosa accade per un mese. Tutto senza spendere una lira. È stata lanciata come sperimentazione per poter capire le problematiche prima di spendere soldi pubblici e ha dato anche benefici inaspettati. È stata una sperimentazione reale. Non abbiamo organizzato iniziative. Avremmo potuto organizzare lì Marina Cafè Noir e altri eventi, ma volevamo valutare le conseguenze sulla viabilità, prima di spendere risorse. È bastato un evento organizzato da privati per dimostrare che via Roma è un luogo che può ospitare tranquillamente eventi con migliaia di persone, per il contingentamento degli accessi, fatto oggi sempre più raro per motivi di sicurezza”. Capitolo traffico. “In base al monitoraggio dei dati”, ha spiegato il primo cittadino, “il traffico non si discosta così tanto dal solito. Al netto dei primi due giorni, le criticità non si sono presentate tanto sul lato mare le cui corsie hanno smaltito i flussi di auto. Il problema sono i nodi irrisolti: il tappo su viale la Playa, quello minore sul fronte del molo Ichnusa, ma soprattutto l’uscita dei mezzi dell’Arst in via Sassari. Lo risolveremo , trasferendo l’Arst dentro le Ferrovie, e così risolviamo anche il problema di piazza Matteotti. E l’altro aspetto è piazza Costituzione: dove c’è un ostacolo fisico, un muro umano di turisti, crocieristi e cittadini che passano sulle strisce pedonali.
Benefici e futuro. “La sperimentazione ha dato benefici che non ci aspettavamo”, ha aggiunto Zedda, “come la diminuzione del traffico in viale Diaz, nel largo Carlo Felice e in viale Trieste. Il futuro? Non so se riuscirò a vederlo anche io da sindaco il futuro di questa zona: per me dovrebbe essere con via Roma lato portici pedonale, largo Carlo Felice pedonale parzialmente, ma soprattutto spero che largo e viale Regina Margherita non vengano utilizzate come strade di attraversamento. Nel frattempo spero che alcune iniziative economiche colgano i cambiamenti, c’è già chi con la pedonalizzazione ha guadagnato. Ma è chiaro che le attuali attività sono pensate per una diversa funzione”. Il tunnel? “Costava troppo e nell’ultimo progetto il tunnel non c’era, c’era solo il parcheggio sotterraneo”.











