“Era bello vedere le divise che giravano per il quartiere, prima c’erano i carabinieri e dopo sono arrivati i poliziotti, ma da quando è stata eliminata questa figura ci sentiamo abbandonati e non al sicuro. Chiediamo che chi ha eliminato questo servizio lo rimetta”. Lanciano un appello i commercianti della zona di via Cocco Ortu per chiedere il ritorno delle forze dell’ordine che pattugliavano la città a piedi. “La figura del poliziotto e del carabiniere di quartiere era molto positiva” spiega Valter Gerina di PrimaVgDonna, “serviva come dissuasione nei confronti di quelle brutte facce che ora stiamo vedendo in giro mentre chiedono insistentemente l’elemosina, spesso facendo allontanare i potenziali clienti fermi davanti alle vetrine, o mentre fanno quelli che sembrano essere sopralluoghi pre-furto, ma era positiva soprattutto come figura con cui si instaurava un rapporto amichevole e di fiducia che ci manca tanto. Con loro nei paraggi ci sentivamo al sicuro e come noi tanti degli anziani che vivono qui e che adesso, arrivata una certa ora, hanno paura di uscire”.
“La presenza dei poliziotti che camminavano a piedi era un forte deterrente, noi commercianti non possiamo fare molto per difendere il nostro lavoro” è quanto afferma Carlo Mossa della omonima farmacia. “Abbiamo subito diversi furti e ormai abbiamo imparato a conoscere il volto di questo uomo che arriva e indisturbato, come se niente fosse, arraffa qualsiasi cosa su cui riesca a mettere le mani e scappa via. Da poco un mio cliente che si è accorto di una di queste azioni lo ha rincorso, riuscendo a recuperare solo due prodotti che l’uomo aveva abbandonato nella corsa. Si tratta anche di cose costose e questi ammanchi incidono sul nostro bilancio. Siamo dei lavoratori e chiediamo di poterlo essere con tranquillità”. “A me qualcuno ha spaccato due vetrine piccole e lesionato quella più grande, un danno non da poco che mi ha fatto spendere oltre 1500 euro per doverle riparare” spiega Gabriella del Frivò. “Come se non bastasse ho subito anche furti di materiale: mi ritrovo, ad esempio, con delle parure copripiumimo che parure più non sono”.











